L'irruzione e le violenze
Massacro al ballo: giovani armati fanno irruzione alla festa a Crépol, 16enne ucciso a coltellate e Francia sconvolta
Sette persone fermate, l'irruzione alla festa su invito. Secondo alcune testimonianze un gruppo di giovani era arrivato apposta per attaccare. L'estrema destra cavalca il caso
Cronaca - di Redazione Web
Francia sconvolta, terrorizzata dai fatti di Crépol. Un sedicenne è stato ucciso, altri ragazzi e ragazze colpiti nella notte tra sabato e domenica, alla fine di un ballo. Un’aggressione a colpi di coltelli e di accette da macellaio, una ventina di persone ferite, due ancora in prognosi riservata. All’inizio il procuratore di Valence aveva parlato di “rissa generale”, parole che avevano indignato gli abitanti di Crépol. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un vero e proprio blitz, c’è chi parla di terrorismo. Sette persone intanto sono state fermate nei dintorni di Tolosa, ha fatto sapere il ministero degli Interni Gérald Darmanin.
Le ricostruzioni giorni dopo l’accaduto parlano di un vero e proprio assalto. La ricostruzione riportata da Le Monde parla di una decina di giovani che hanno provato a entrare in una sala comunale di Crépol, piccolo paese abitato da circa 500 persone poco lontano da Grenoble. Si teneva un ballo dove però si accedeva tramite invito. I giovani sono stati bloccati alla porta e uno ha provato ad accoltellare la guardia giurata che lo aveva fermato. Gli invitati alla serata sono intervenuti ed è scattata la violenza.
- Cosa sta succedendo in Francia, è caccia aperta ai ragazzini
- Assalita e pugnalata in casa, 30enne ebrea aggredita a Lione: “È antisemitismo”
- Chi è l’uomo che ha ucciso un insegnante nel liceo di Arras, urlava: “Allah Akbar”
- In Francia un nuovo caso Nahel, 16enne muore inseguito dalla polizia: gendarmeria mobilitata per il timore di scontri
La vittima dell’irruzione
Thomas aveva 16 anni, studente del liceo, è stato colpito al torace e alla gola. È morto a bordo dell’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. I feriti ancora in prognosi riservata hanno 28 e 23 anni. Non sono in pericolo di vita secondo Agence France-Presse. Gli arresti sono arrivati martedì. Il portavoce della Gendarmerie Nationale ha parlato di “violenza senza precedenti” nel piccolo centro. Ha rigettato la definizione di rissa. “Una rissa è tra due gruppi di giovani che hanno deciso di darsi appuntamento e confrontarsi, qui non siamo in quella configurazione”.
Le ipotesi sulla dinamica
Secondo alcuni organizzatori della festa i giovani armati erano arrivati sul posto con l’intenzione di attaccare. “Non sono venuti per divertirsi, per fortuna c’erano le guardie giurate”. Il procuratore di Valence Laurent de Caigny ha precisato che “è però falso affermare che il gruppo ostile sarebbe composto da individui tutti provenienti dalla stessa città e dallo stesso quartiere”. Secondo alcune testimonianze riportate da diversi media infatti gli aggressori erano arrivati dal quartiere di Monnaie di Romans-sur-Isère.
“Siamo qui per accoltellare dei bianchi”, l’urlo di uno degli aggressori riportato dal giornale locale Dauphiné. Non c’è conferma ufficiale dell’ipotesi, l’estrema destra ha cominciato comunque a strumentalizzare la pista e il caso. Le indagini, che stanno procedendo “molto rapidamente”, sono condotte dai gendarmi della sezione di ricerca di Grenoble. La Procura ha fatto sapere che più di cinquanta testimoni sono stati sentiti e altri interrogatori sono in corso. “Sarebbe più ragionevole che i responsabili si facessero avanti, perché tra non molto verremo a prenderli “, aveva dichiarato la portavoce della gendarmerie Marie-Laure Pezant a Franceinfo.