Lo studio
Verme della sabbia: cos’è e cosa può curare
In Francia alcuni ricercatori stanno conducendo studi sull'emoglobina dell’arenicola marina. La sostanza ha anche un altro utilizzo, non altera l'ematocrito ed è facilmente smaltibile dall'organismo: può essere usata come Epo nel doping sportivo
Scienza - di Redazione Web
Apparentemente è un verme, dal colore rosso, nero o marroncino ed è usato come esca per la pesca. Grazie a un gruppo di ricercatori francesi della Hemarinam, azienda biofarmaceutica della Bretagna, è stato scoperto che il comune ‘verme della sabbia‘ è portatore di una speciale emoglobina. Questi animaletti si chiamano arenicola marina, proprio perché li si possono trovare sulle spiagge o in riva al mare. Gli studiosi li hanno allevati in alcune vasche con un grande obiettivo: trovare una cura naturale e più efficace per malattie gravi. Il motivo? La sostanza può diventare un veicolo per il trasporto di ossigeno nell’organismo, in pratica può sostituirsi al sangue.
Verme della sabbia: cos’è e cosa può curare
Secondo l’associazione di divulgazione scientifica Minerva, questi studi hanno permesso di scoprire la proteina sintetica M101. Quest’ultima, ricavata dall’emoglobina dei vermi del mare, ha le seguenti caratteristiche: ha una grande capacità di legare l’ossigeno, portandone fino a 156 molecole quando saturata (l’emoglobina umana saturata ne lega 4); rilascia ossigeno secondo gradiente e rifornisce l’ambiente della giusta quantità; previene il rilascio di prodotti di degradazione dell’emoglobina che potrebbero indurre danni endoteliali e ai tessuti circostanti; non è glicosilata e non induce risposte immunologiche o allergiche dopo iniezione endovenosa nei topi; non induce vasocostrizione o aumento del battito cardiaco dopo iniezione endovenosa nei roditori; può curare le ischemie e la riperfusione; servire al trattamento dello shock settico e alla conservazione degli organi prima del trapianto.
Verme della sabbia: lo si trova in mare
L’arenicola marina è lunga circa 20 centimetri ed ha un diametro di 1 centimetro. Il corpo è diviso principalmente in tre parti: l’anteriore è provvista di setole, la mediana è costituita da segmenti che hanno ognuno un paio di ciuffi branchiali e la posteriore è più sottile e priva di appendici. Lo stomaco si estende per circa due terzi della lunghezza totale e la sottile parte posteriore di solito contiene la sabbia che ha attraversato il sistema digerente. Il verme del mare ingurgita grandi quantità di sabbia o fango, trattiene le sostanze organiche ivi contenute ed espelle il resto sottoforma di pseudofeci.
Verme della sabbia: il doping
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il fondatore e amministratore delegato del gruppo Hemarinam, il dottor Franck Zal, ha raccontato a l’Equipe: “Tre anni fa un notissimo ciclista di un grande gruppo sportivo mi ha chiesto una fornitura del farmaco“. Questo perché tale superEpo ha un’emivita molto breve che le permette di venire smaltita rapidamente dall’organismo. Per questo motivo l’Agenzia Mondiale Antidoping ha vietato la sostanza, confermando di poterla rilevare tramite controlli da fare entro 4/8 ore dalla somministrazione.