Il lungo elenco

Condoni e sanatorie, Meloni e il governo dei record: sono 17 in 13 mesi

Economia - di Redazione

17 Novembre 2023 alle 10:48 - Ultimo agg. 17 Novembre 2023 alle 16:32

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Il ministro Giorgetti e la premier Meloni
Il ministro Giorgetti e la premier Meloni

E siamo a diciassette. Sono ben 17 i condoni e sanatorie fiscali approvata dal governo di Giorgia Meloni in 13 mesi, un numero a dir poco impressionante.

Le ultime due sono arrivate nei giorni scorsi: gli sconti per chi aderisce all’adeguamento collaborativo e il pagamento per chiudere le liti fiscali, oltre al potenziamento delle conciliazioni delle liti.

A fare il “conto” è oggi La Stampa di Torino, che mette in fila tutti i provvedimenti presi dall’esecutivo. Condoni che la premier ha sempre negato, come in occasione lo scorso 31 marzo di una delle puntate di “Gli appunti di Giorgia”, la rubrica della premier in cui parla direttamente al “popolo” per lodare l’operato del suo governo e attaccare i critici.

Noi di condoni non ne facciamo”, disse in quell’occasione la presidente del Consiglio, eppure qualcosa non quadra. Nella legge di bilancio 2023 c’era infatti il capitolo dedicato alla “tregua fiscale”, nome con cui il governo indica vauna serie di provvedimenti che, di fatto, sono un condono per agevolare i contribuenti non in regola con il fisco a sanare la loro posizione.

Tutti i condoni

Torniamo alle varie norme e provvedimenti. Si era partiti dalla rottamazione delle cartelle esattoriali e delle multe stradali, quindi il coinvolgimento delle criptovalute con la sanatoria sui guadagni non dichiarati al Fisco. In seguito sono arrivate le sanzioni ridotte per gli atti di accertamento, la definizione agevolata delle liti pendenti e gli sconti con pagamenti a rate per i ravvedimenti operosi. Quindi la regolarizzazione dei versamenti, il Salva Calcio e il condono penale per i reati tributari. Infine, la riduzione delle multe per chi non emette fatture e scontrini.

L’ultima sanatoria

L’ultima novità è l’ennesima sanatoria presente nella riforma fiscale del governo con le misure per sgonfiare il contenzioso tributario. Il decreto attuativo, come stabilisce la delega, prevede la “definizione agevolata di tutte le liti pendenti” nella giustizia tributaria.

Sono almeno 100mila procedimenti pendenti nelle Commissioni tributarie e in Cassazione, con un valore di circa 40 miliardi di euro, e continuano ad aumentare. Una “definizione agevolata” attesa con particolare attenzione dai contribuenti: come sottolinea il Corriere della Sera, le norme consentivano già di chiudere le liti in Cassazione pagando tra il 5 e il 20% delle richieste sono state praticamente ignorate, solo 4 mila contribuenti avrebbero aderito.

C’è poi la questione della soglia di accesso alla “cooperative compliance”, ovvero l’adempimento collaborativo tra l’Agenzia delle Entrate e le imprese di grandi dimensioni. Nella bozza la maggioranza scrive che le sanzioni sono dimezzate “se il contribuente adotta una condotta riconducibile a un profilo di rischio fiscale non significativo”, escludendo però le violazioni fiscali caratterizzate da condotte simulatorie o fraudolente.

di: Redazione - 17 Novembre 2023

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