Lo scontro
Chi è Rossano Sasso, il deputato leghista che ha detto che l’educazione sessuale è una porcheria
L'emendamento del M5S non è passato nonostante era stata trovata un'intesa con la maggioranza. Le opposizioni all'attacco: "Governo oscurantista". Il tema era stato discusso in merito alla violenza di genere: "I ragazzi oggi imparano dai video porno"
Politica - di Redazione Web
Chiedere di insegnare “l’educazione sessuale e affettiva” nelle scuole “è una nefandezza“, “una porcheria“, un “qualcosa che fino a quando la Lega sarà al Governo non accadrà mai“. La presa di posizione del deputato leghista Rossano Sasso scatena la bagarre nell’Aula di Montecitorio e fa parlare l’opposizione di “oscurantismo“, “preistoria” e di “ritorno al Medioevo“. Lo scontro esplode durante l’esame del testo contro la violenza di genere sul quale maggioranza e opposizione in Commissione Giustizia erano riusciti a creare un clima di quasi intesa. Ma va avanti per un’ora con toni aspri e si conclude con la bocciatura dell’emendamento che contiene la proposta. Tutto comincia con l’intervento di Sasso contro la proposta di modifica del M5s che, per contrastare la violenza contro le donne, prevede nelle scuole primarie corsi di educazione sessuale.
Chi è Rossano Sasso deputato leghista che ha detto che l’educazione sessuale è una porcheria
“Se la vogliono – dice Sasso – se la facciano nelle loro sedi di partito e vediamo se i genitori manderanno lì i loro figli“. Il tutto, condito da espressioni tipo “nefandezza“, “oscenità“, “turpiloquio” che il deputato modula nei confronti dell’iniziativa a seconda dei richiami che arrivano dal presidente di turno Fabio Rampelli che tenta di riportare il confronto su binari di “correttezza“. Ma la reazione del centrosinistra non si fa attendere e mentre Sasso attacca l’emendamento firmato da Stefania Ascari (M5S) il leader Verde Angelo Bonelli è netto: “Definire un emendamento una nefandezza è inaccettabile. Non siamo a Kabul ma nella Repubblica italiana, Sasso non ci riporterà all’ oscurantismo“. Poi è tutto un fuoco di fila inarrestabile.
L’emendamento, le opposizioni e Fratelli d’Italia
Con interventi come quello di Anna Laura Orrico (M5S) che spiega come la vera cosa “degradante” sia che in Italia “l’89% dei ragazzi impara cosa sia il sesso da YouPorn“. Ma Sasso è un fiume in piena e attacca: “Gli italiani ci hanno dato la maggioranza, noi legiferiamo, voi potete decidere se votare insieme a noi, ma di sicuro non inserendo l’educazione sessuale“. Lo scontro, così, si sposta anche sulle “regole della democrazia” che Gianni Cuperlo rammenta citando la Costituzione. Ma sono Carolina Varchi (FdI) e il presidente della Commissione Ciro Maschio, che definisce quello di Sasso “un intervento fuori luogo” dal quale si “dissocia“, i soli che riescono a placare gli animi appellandosi al clima che si era creato in Commissione. Alla fine, però, l’emendamento non passa anche se FdI si impegna a trattare il tema in un altra proposta di legge. Sasso già il 5 ottobre aveva definito “nefandezza” l’idea di parlare di “educazione sessuale” in classe in una mozione sulla scuola. E anche in quel caso l’opposizione era insorta.
Biografia
Nato a Bari, Sasso è stato Deputato alla Camera dal 23 marzo 2018 per la Lega – Salvini Premier. È stato anche sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi. Maturità classica, laurea in giurisprudenza, Sasso ha iniziato a lavorare come insegnante. Segretario provinciale di Bari dell’Unione Generale del Lavoro (UGL), dopo l’esperienza come sindacalista ha avuto inizio quella politica sostenendo il progetto ‘Noi con Salvini‘ e diventandone dirigente in Puglia. Protagonista di molte controversie, Sasso è stato rieletto alla Camera in occasione delle elezioni del 2022 vinte dal centrodestra.