Decisiva l'autopsia

Trovato morto in un parcheggio di Modena, indagati sei carabinieri: la sera prima era stato fermato dai militari per una rissa

Cronaca - di Redazione

20 Ottobre 2023 alle 17:05

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Trovato morto in un parcheggio di Modena, indagati sei carabinieri: la sera prima era stato fermato dai militari per una rissa

Sei carabinieri indagati per il decesso di Taissir Sakka, tunisino di 30 trovato morto la mattina del 15 ottobre scorso in un parcheggio in via dell’Abbate a Modena. È la svolta che arriva dalle indagini scattate dopo il ritrovamento del cadavere e soprattutto con la denuncia del fratello della vittima: in particolare un carabiniere è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato, oltre a minacce e lesioni al fratello di Taissir, Mohamed; agli altri cinque vengono contestate solamente le lesioni.

L’avviso di garanzia ai sei carabinieri è arrivato in vista dell’autopsia disposta dal pubblico ministero della Procura di Modena Marco Nicolini, per ricostruire le cause della morte. Decesso che secondo Mohamed Sakka vede responsabili i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Modena.

Il 30enne Taissir venne trovato senza vita nel parcheggio di via dell’Abbate la mattina del 15 ottobre da un membro del dopolavoro ferroviario che ha sede proprio in quella strada: il corpo, come ricorda il Corriere di Bologna, era riverso a terra tra due auto parcheggiate, con una profonda ferita alla testa.

Dopo alcune ore dal ritrovamento, i carabinieri spiegarono in una nota che “i sanitari del 118 si apprestavano a soccorrere un uomo senza fissa dimora constatandone il decesso. In corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica di una possibile caduta accidentale. La persona la sera prima era stata controllata in stato di ubriachezza in un locale della provincia”.

Versione che non ha mai convinto i familiari di Taissir, in particolare il fratello Mohamed. I due la sera precedente erano rimasti coinvolti in una lite fuori al circolo Arci di Ravarino, in provincia di Modena. Lite che vedeva contrapposti alcuni giovani del posto e i due fratelli: sul posto intervennero i carabinieri, che accompagnarono Taissir in caserma in stato di ebbrezza. Lì fu trattenuto per 40 minuti, ma da quel momento in poi sulla vicenda cala il buio totale, fino al ritrovamento del corpo senza vita del 30enne tunisino.

Ancora non riesco a crederci, sto così male che non riesco a piangere – afferma una ex fidanzata e amica al Resto del Carlino –. Lo conoscevo da anni: era socievole, carismatico. Aveva studiato meccanica dietro al palazzo Europa, a Modena. Avrebbe compiuto 31 anni tra poco meno di un mese. Inizialmente viveva con i genitori, poi loro sono tornati in Tunisia dandogli la possibilità di farsi una vita. Sono andata all’estero per qualche anno per lavoro e ho perso i contatti ma anche lui per un periodo si era trasferito a Fuerteventura. Poi è rientrato ed era legatissimo al suo cane corso, facevano tutto insieme. Ma ultimamente era finito in mezzo a brutte amicizie. So che non era soddisfatto della sua vita: voleva un lavoro serio, una macchina, una casa. Voleva andare avanti e non capisco come possa essere successa una cosa del genere. Era una persona dolce, sempre presente ma era meglio non farlo arrabbiare: aveva un cuore d’oro ma si ‘scaldava’ subito. E’ orribile quello che gli è accaduto“.

Dispiace per la morte del giovane Taissir. Allo stesso tempo preme sottolineare l’innocenza dei miei assistiti i quali hanno agito nella massima trasparenza e correttezza come confidiamo verrà dimostrato. Massima fiducia nella giustizia“, spiega oggi l’avvocato Cosimo Zaccaria, che insieme al collega Roberto Ricco difende tre dei sei carabinieri indagati dalla Procura.

di: Redazione - 20 Ottobre 2023

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