L’abbraccio di Lucia ad Angelo, killer del marito Gaetano Montanino: la storia diventa un libro
Cultura - di Piero de Cindio
4 agosto 2009, Napoli. La guardia giurata Gaetano Montanino viene uccisa durante un tentativo di rapina. A quarantacinque anni, lascia la moglie e la figlia piccola. Tra gli assassini c’è Angelo, un diciassettenne che viene condannato a ventidue anni di carcere. Questa è la storia della moglie Lucia, che nel lutto ha trovato spazio per il perdono, fin dal suo primo incontro con Angelo, suggellato con un imprevedibile e struggente abbraccio. Perché “tu pensi di avere a che fare con dei mostri, invece sono persone, sono umani, piangono come piangi tu… hanno la tua stessa paura, sanno abbracciare”. È solo attraverso il perdono e un impegno costante che Lucia trova il modo di “riparare” la sua vita e quella di altri, dedicandosi ogni giorno alla costruzione di una società libera dalla violenza.
Lucia Montanino: vedova di Gaetano Montanino – guardia giurata uccisa nell’agosto 2009 a Napoli mentre svolgeva il suo lavoro – Lucia è un’assistente sociale che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare gli altri. Nel carcere di Nisida, istituto di pena minorile del capoluogo partenopeo, ha incontrato uno degli assassini di suo marito e con lui ha iniziato un percorso di riconciliazione, che ha dato al ragazzo una seconda occasione di vita e di recupero sociale. Il 6 maggio 2023 è diventata Ambasciatrice del Perdono.
Cristina Zagaria: giornalista di “la Repubblica” e mamma di due gemelli, vive e lavora a Torino, anche se ha origini pugliesi e un pezzo di cuore a Napoli. Nomade nell’animo, ha creato con la sua famiglia il sito di viaggi viaggiapiccoli.com.