Cosa rischiano

Scandalo scommesse illegali, non solo Tonali, Zaniolo e Fagioli: altri calciatori nella “rete”

Sport - di Redazione

13 Ottobre 2023 alle 09:11 - Ultimo agg. 13 Ottobre 2023 alle 17:35

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Scandalo scommesse illegali, non solo Tonali, Zaniolo e Fagioli: altri calciatori nella “rete”

L’indagine sul “betting” illegale sarebbe solo all’inizio. È questo quello che emerge dai primi retroscena sull’indagine sul nuovo terremoto che ha colpito il mondo del calcio italiano.

Non solo dunque lo juventino Nicolò Fagioli, l’ex milanista Sandro Tonali (ora al Newcastle) e l’ex romanista Nicolò Zaniolo (ora all’Aston Villa). Perché le indiscrezioni rivelate dall’agente dei fotografi Fabrizio Corona ha solo costretto gli inquirenti ad accelerare le mosse, tanto da spingerli ad un blitz clamoroso a Coverciano, sede del ritiro della Nazionale che sabato a Bari è impegnata nel match di qualificazione agli Europei contro Malta (martedì a Londra invece la seconda partita con l’Inghilterra), dove la polizia ha provveduto a notificare gli atti di indagine a Tonali e Zaniolo, che poi sono stati lasciati “liberi” dalla Federazione, consentendo loro il rientro presso i propri club.

Posizioni diverse tra i tre calciatori coinvolti, almeno per il momento. Fagioli, il cui nome era stato fatto per la prima volta proprio da Corona alcuni mesi fa, “si è autodenunciato” alla giustizia sportiva ed è “sereno” sulla vicenda che lo vede indagato dalla Procura di Torino, hanno spiegato giovedì i suoi legali,  gli avvocati Luca Ferrari e Armando Simbari.

Su Zaniolo e Tonali non filtrano invece informazioni. Repubblica però, parla di atti di indagine in cui sono presenti chat in cui Fagioli parla esplicitamente di scommesse, di “betting”, con alcuni compagni. Sono una decina, tra cui un compagno della Juve di seconda fascia e la coppia Tonali-Zaniolo. Non c’è la prova che i due abbiano scommesso, ma i messaggi sembrano inequivocabili: Tonali avrebbe giocato su worldgame365.me e Zaniolo su Evoz9.fx-gaming.net, entrambe illegali.

L’inchiesta nasce da un’agenzia di scommesse regolare alla quale erano però collegati computer che portavano a siti senza i permessi per operare in Italia. Si tratta di sistemi che spesso vanno ad incrociarsi con il riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata.

Fagioli avrebbe giocato “centinaia di migliaia di euro” e a lui la polizia è arrivata tramite un’agenzia Eurobet con sede a Torino. Quando ha saputo dell’indagine, Fagioli si è autodenuncianto alla Federcalcio, consegnando il suo smartphone; da questa mossa ha origine il blitz di ieri.

Sbarco a Coverciano dovuto in realtà anche al ruolo di Fabrizio Corona, che sul suo canale Telegram e sul suo sito DillingerNews aveva fatto i nomi dei due calciatori della Nazionale. Così la Squadra Mobile si è precipitata a casa dell’ex agente dei fotografi per sentire in Questura: Corona non è indagato ma secondo fonti investigative citate da La Stampa risulta “molto ben informato” sull’inchiesta,  forse da ambienti calcistici milanesi o da una fonte all’interno della Federcalcio.

La difesa di Zaniolo e Tonali

Zaniolo e Tonali, riferisce l’Ansa, sono stati iscritti nel registro degli indagati (come Fagioli) con l’accusa di “esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa” prevista all’art. 4 della legge 401 del 1989.

Già in occasione del colloquio tenuto giovedì con le forze dell’ordine, giunte a Coverciano per notificare gli atti di indagine, l’attaccante dell’Aston Villa e il centrocampista del Newcastle secondo Repubblica avrebbero ammesso di aver giocato a blackjack e poker su un portale che non sapevano essere illegale, nessuna scommessa sul calcio.

Dal punto di vista della giustizia sportiva, se la “difesa” di Zaniolo e Tonali sarà confermata dall’inchiesta, le ripercussioni sarebbero praticamente nulle. Il Codice di giustizia sportiva all’art. 24 si limita a vietare ai soggetti dell’ordinamento federale, quindi anche ai calciatori, la possibilità di “effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa“, dunque nulla a che vedere col blackjack.

Cosa rischiano i calciatori

Dal punto di vista penale, la scommessa illegale si risolve quasi sempre con un’oblazione e quindi una multa.

Ben diverse le ripercussioni sul piano sportivo. In quanto atleta professionista, qualunque sia il ruolo che si ricopre (atleta, allenatore o dirigente) non si può scommettere sullo sport che pratica.

A spiegarlo bene è l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, che esplicita il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.

Se dovesse essere accertata da parte del calciatore la violazione del Codice di giustizia sportiva, potrebbe andare incontro ad una sanzione che comporta la squalifica fino a tre anni, oltre ad una ammenda economica a partire dai 25mila euro. Squalifica che può essere ridotta in caso di collaborazione all’indagine

Le società non rischiano nulla se non in caso di illecito sportivo. Ma potrebbero sospendere gli stipendi ai giocatori o addirittura arrivare alla risoluzione del contratto.

di: Redazione - 13 Ottobre 2023

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