Il calciatore nega tutto

Lautaro Martinez e il “caso baby sitter”: condannato per il suo licenziamento, la ragazza è morta pochi mesi dopo

Sport - di Redazione

11 Ottobre 2023 alle 20:59

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Lautaro Martinez e il “caso baby sitter”: condannato per il suo licenziamento, la ragazza è morta pochi mesi dopo

Un colpo durissimo per la sua immagine. Lautaro Martinez, attaccante della nazionale argentina di calcio e dell’Inter, di cui è anche capitano e numero 10, è stato condannato dal tribunale di Milano per aver licenziato una babysitter di 27 anni.

Alla base della decisione dell’attaccante dell’Inter, secondo quanto riferisce l’Ansa a proposito della sentenza dei giudici, la scoperta di una grave malattia della ragazza, poi morta dopo pochi mesi. Lautaro dovrà dunque risarcire la famiglia della giovane, assunta per fare da baby sitter alla figlia Nina.

Ma l’attaccante dell’Inter sui suoi social ha fermamente respinto le accuse e la condanna, dando una versione dei fatti completamente diversa. “Ho deciso di mantenere il silenzio per molto tempo per rispetto verso una famiglia che non ha mai avuto rispetto per noi. Ma non permetterò che infanghino la mia. Abbiamo assunto una persona che era già ammalata, un’amica di sempre, finché purtroppo non riusciva più a lavorare perché la malattia non glielo permetteva”.

Dopo aver fatto tanto per lei e la sua famiglia – aggiunge Lautaro – da farci carico dei viaggi perché venissero qui, aiutarli a trovare un letto in ospedale quando non ce n’erano, aiutarli con le cure, con l’alloggio della famiglia, la quale abbiamo dovuto convincere perché venissero a prendersi cura della figlia che stava morendo”.

Dopo aver fatto di tutto per loro, hanno aspettato che sua figlia stesse per morire e che non fosse lucida per cercare di portarci via dei soldi e approfittarsi della situazione. Non solo, ma dopo la sua morte hanno continuato ad insistere e gli è andata molto male. Che razza di persona bisogna essere per cercare di approfittarsi della morte di un figlio per portar via a qualcuno del denaro”. Lautaro Martinez ha concluso il suo messaggio dicendo di provare “schifo” per la famiglia.

Sul caso è intervenuto anche l’avvocato Anthony Macchia, difensore fiduciario del calciatore: “Non corrisponde al vero che il sig. Martinez abbia interrotto il rapporto di lavoro domestico allorquando la lavoratrice risultava ‘in punto di morte’ come emerge dalla lettura degli articoli che circolano in rete, atteso che il licenziamento le è stato comminato sei mesi prima del decesso”, inoltre la babysitter aveva chiesto “di essere licenziata per poter fruire delle retribuzioni differite e del Tfr in ragione della determinazione di voler fare ritorno nella terra natia, l’Argentina”, precisa il legale dell’attaccante dell’Inter.

Da registrare anche le parole dei legali che hanno assistito la famiglia della baby sitter scomparsa per la malattia. Anche se “soddisfatti per il risultato professionale raggiunto”, i legali commentano “con profonda amarezza l’evoluzione e soprattutto l’epilogo della vicenda, evidenziando come si può essere grandi professionisti nei campi di calcio ma non bisogna perdersi in autogol nella vita”.

di: Redazione - 11 Ottobre 2023

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