La tragedia

Chi sono le vittime dell’incidente mortale ad Acerra, morti marito e moglie: ricoverati in ospedale i figli

Le vittime si chiamavano Rino Losco e Lina Iannone. Lo scontro frontale con un'altra vettura. Alla guida un 50enne, probabilmente aveva assunto degli stupefacenti. I bambini sono ora ricoverati in terapia intensiva all'ospedale Santobono di Napoli. La testimonianza dei soccorsi e le ultime parole della donna

Cronaca - di Redazione Web

2 Ottobre 2023 alle 11:09 - Ultimo agg. 2 Ottobre 2023 alle 11:20

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Chi sono le vittime dell’incidente mortale ad Acerra

Terribile incidente ieri notte ad Acerra, località dell’area Nord in provincia di Napoli. Il sinistro ha praticamente devastato un’intera famiglia: hanno perso la vita marito e moglie, con la coppia – a bordo della vettura – anche i due figli (una femmina e un maschio di, rispettivamente, sette e tre anni) al momento in vita ma ricoverati presso l’ospedale Santobono del capoluogo campano. I due bambini sono in terapia intensiva e la loro prognosi è riservata. Lo schianto mortale è avvenuto in via Volturno. Le vittime si chiamano Rino Losco 65 anni e Lina Iannone, 45. Impiegato in pensione lui, casalinga diplomata presso un istituto alberghiero lei. Sul posto sono giunti poliziacarabinierivigili del fuoco.

Chi sono le vittime dell’incidente mortale ad Acerra

Lo scontro con un’altra automobile è avvenuto verso le 4 del mattino circa. Alla guida c’era un uomo di 50 anni che procedeva nel senso di marcia opposto. Molto violento l’impatto frontale che è risultato fatale per i coniugi e genitori. Il boato ha svegliato i vicini che hanno dato l’allarme. Il 50enne sarebbe stato sottoposto al drug test che a sua volta sarebbe risultato positivo. Al netto dei dovuti accertamenti volti alla ricostruzione dell’esatta dinamica dei fatti, il conducente rischia un’accusa di omicidio stradale. Il portale dedicato al 118 Nessuno tocchi Ippocrate ha riportato la testimonianza di una dei sanitari giunti sul posto per i soccorsi.

Il post su Facebook di Nessuno tocchi Ippocrate

Ai microfoni di nessuno tocchi Ippocrate l’infermiera della ambulanza che ha caricato la madre: ‘La signora mi stringeva la mano e gridava, – NOOOOOO – io le ho pulito il volto sporco di sangue e lacrime, dopo poco è morta!’. Un racconto tanto semplice quanto struggente che dovrebbe far capire a tutti il lavoro delicatissimo che facciamo, noi guardiamo in faccia la morte, noi spesso siamo i custodi delle ultime parole delle persone. Magari quelle parole la donna avrebbe volute dirle al marito, ai figli. Invece sono rimaste nella memoria dell’infermiera del 118 di Casalnuovo che difficilmente dimenticherà. L’infermiera è stata minacciata anche da alcuni astanti, ma quello che hanno visto i suoi occhi nel vano sanitario di quella ambulanza cancella tutto e mette inevitabilmente davanti le priorità della vita! Un fiore per le vittime di questo bruttissimo incidente!“.

2 Ottobre 2023

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