Indagato per omicidio
Pirata della strada investe e uccide 28enne a Milano, poi si costituisce: aveva denuncia il finto furto dell’auto
Cronaca - di Redazione
Si sentiva braccato dalle forze dell’ordine, ai militari avrebbe spiegato di aver scelto di costituirsi dopo aver letto le notizie sul suo smartphone dell’incidente ma soprattutto delle indagini serrate in corso.
Nella serata di domenica Mohamed El Sharkawy si è costituito alla stazione Musocco dei carabinieri di Milano: è lui il 29enne di Catanzaro e di origini marocchine che alle quattro del mattino di domenica ha investito e ucciso all’angolo tra piazzale Maciachini e viale Jenner Vassil Facchetti.
Dopo aver travolto il 28enne, un giovane bulgaro adottato in Italia e cresciuto a Settimo Milanese, Mohamed El Sharkawy non si è fermato a prestare soccorso preferendo scappare al volante della sua Mercedes GLA nera. Inutili i tentativi di soccorrere Vassil: la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda è risultata vana, le condizioni del 28enne erano già disperate.
A stretto giro erano iniziate le indagini delle forze dell’ordine, in particolare tramite la verifica delle telecamere presenti in zona. Quando il cerchio stava per stringersi, Mohamed El Sharkawy si è costituito ai carabinieri: in mattinata, come riferisce l’edizione milanese di Repubblica, aveva però denunciato un finto furto della sua Mercedes. Ora è indagato per omicidio stradale con l’aggravante di non essersi fermato a prestare soccorso ed è già stato sottoposto ad interrogatorio dal pubblico ministero Paolo Storari.
“Mi sono spaventato, avevo paura e sono scappato. Poi sono stato troppo male per quello che avevo fatto e ho deciso di confessare“, avrebbe spiegato agli inquirenti l’investitore, che ha anche detto di essere “padre di due figli”, come riporta il Corriere della Sera. Le tre persone che erano in macchina con lui hanno messo a verbale di aver invitato diverse volte El Sharkawy a fermarsi dopo l’incidente.
Secondo le prime ricostruzioni Facchetti, barman in un locale del centro di Milano dopo aver tentato per un anno la carriera universitaria studiando Biotecnologie a Novara, aveva trascorso il sabato sera con alcuni amici in una discoteca della zona: una volta deciso di tornare a casa, si erano tutti avviati a piedi. Il 28enne avrebbe quindi perso contatto con alcuni degli amici con i quali aveva trascorso la serata, era rimasto un po’ indietro e forse nel tentativo di raggiungerli ha attraversato la strada in un punto senza strisce pedonali: in quel momento è transitata la Mercedes che lo ha travolto.
Quello della notte tra sabato e domenica è solo l’ultimo di una serie di incidenti stradali mortali che sta funestando Milano. Dall’inizio dell’anno, sono otto i pedoni morti in città su 32 totali nell’intera regione, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Pedoni dell’Asaps, l’associazione sostenitori della Polizia stradale.