Il caso

Omicidio Yara, via alla ricognizione dei reperti. Bossetti: “È una speranza”

Le motivazioni della Cassazione dopo la sentenza. L'intervista esclusiva a Bossetti

Cronaca - di Redazione Web

14 Settembre 2023 alle 21:04 - Ultimo agg. 15 Settembre 2023 alle 08:07

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Massimo Bossetti e Yara Gambirasio

Finalmente mi viene concessa la possibilità di fare la ricognizione dei reperti. Un raggio di sole è riuscito a penetrare nell’oscurità di questo grande buio. Non mi faccio abbattere dall’ingiustizia, tengo viva la speranza di credere che la giustizia ancora esiste“. Sono alcune anticipazioni delle dichiarazioni rilasciate da Massimo Bossetti a Marco Oliva, il conduttore della trasmissione Iceberg su Telelombardia, in cui l’uomo in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, commenta le recenti motivazioni con cui la Cassazione sembra aprire alla possibilità che i suoi legali possano svolgere una attività di ricognizione dei reperti.

Massimo Bossetti e Yara Gambirasio

Quello che più oggi spero è che quei campioni di Dna non siano così davvero mal custoditi come si è sentito dire, ma che possano essere ancora utili attraverso indagini difensive con appositi macchinari più sofisticati rispetto al passato, dato che la scienza si è molto evoluta – ha proseguito Bossetti -. Nel mio caso trovo che sia tutto altamente vergognoso ed irrispettoso che a distanza di 9 anni dal mio disumano arresto ad oggi ancora rimango all’oscuro sull’esistenza di questi reperti, sul loro stato di conservazione e di come attualmente si presentano. La mia speranza dopo la decisione della Cassazione è quella di vedere affrettare i tempi alle indagini“.

La svolta?

Massimo Bossetti ha poi paragonato il suo caso giudiziario a quello del delitto di Erba per cui sono in carcere Olindo e Rosa Bazzi. “Un altro caso simile al mio sul riguardo della custodia dei reperti – ha concluso -. Purtroppo quando si finisce in questo vortice aggressivo giudiziario spetta a te con tutte le tue forze attraverso le giuste cause poterti difendere. L’augurio che anche a loro posso dare è quello di riuscire nel disfare il nodo della matassa, che ancora oggi a distanza di anni” li tiene “ingiustamente imprigionati“.

14 Settembre 2023

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