Il memorandum in India
Cos’è il Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, l’altra Nuova Via della Seta che sfida la Cina
Il memorandum del progetto firmato a New Delhi a margine dei lavori del G20. 600 miliardi di dollari. Ferrovie, porti, infrastrutture energetiche. Joe Biden "orgoglioso", Meloni assicura l'impegno dell'Italia
Economia - di Redazione Web
È già stato ribattezzato “l’altra nuova Via della Seta”: un progetto con due direttrici ferroviarie e marittime per collegare l’India all’Europa passando per i Paesi del Golfo. È stato presentato al panel Pgii (Partnership for global infrastructure and investment and India-Middle East-Europe economic corridor) al 20 di New Delhi il piano che stanzierà 600miliardi di dollari. Il memorandum è stato firmato da Stati Uniti, India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Germania, Francia, Italia e Unione Europea. Un progetto economico e infrastrutturale che si pone come alternativa alla “Nuova Via della Seta” progettata dalla Cina.
Ferrovie, porti, infrastrutture energetiche. Un progetto che si svilupperà su due direttrici, una ferroviaria e un’altra marittima, per migliorare e accelerare i flussi commerciali ed energetici dall’Asia meridionale al Golfo Persico. Il memorandum si è limitato tuttavia a delineare gli obiettivi del progetto, entro 60 giorni i gruppi di lavoro designati dai Paesi firmatari identificheranno le aree destinatari degli investimenti e individueranno delle tempistiche. L’iniziativa è allineata con la Global Gateway, lanciata dalla Commissione europea nel 2021 per mobilitare finanziamenti fino a 300 miliardi di euro per progetti infrastrutturali nei PVS.
Al progetto dovrebbero aggiungersi anche Giordania e Israele, anche se su quest’ultimo pesano le difficili relazioni diplomatiche con l’Arabia Saudita. Il “corridoio economico India-Medio Oriente-Europa” è una risposta diretta, soprattutto di Washington, alla Nuova Via della Seta lanciata ormai dieci fa da Pechino che aveva ingolosito anche storici alleati degli americani, come l’Italia. La premier Giorgia Meloni ha annunciato proprio a margine del G20 al Presidente cinese Li Qiang dell’uscita di Roma dal progetto. Proprio il prossimo ottobre il Presidente Xi Jinping incontrerà il Presidente della Russia Vladimir Putin proprio durante un forum sulla Nuova Via della Seta.
Il Presidente statunitense Joe Biden ha espresso il suo “orgoglio” per il piano, la premier Meloni ha assicurato che l’Italia vi lavorerà durante la presidenza italiana del G7 l’anno prossimo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito il progetto “storico”, il principe ereditario saudita, Mohamed bin Salman, ha parlato di passo “importante” e il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha sostenuto che è “senza precedenti”. Quest’ultimo un altro segno della labile alleanza all’interno del gruppo in espansione dei BRICS+, animato da diversi e a volte concorrenti interessi, come nel caso della rivalità tra Cina e India.