L'allarme

Daniel Abed Khalife, chi è il detenuto nel Regno Unito per terrorismo ed evaso di prigione

È scattata la caccia all'uomo in Inghilterra. Rocambolesco il modo con il quale il giovane è riuscito a scappare dal carcere nel quale era recluso

Esteri - di Redazione Web

6 Settembre 2023 alle 22:17

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Chi è Daniel Abed Khalife il detenuto nel Regno Unito per terrorismo ed evaso

È caccia all’uomo nel Regno Unito dopo l’evasione di un giovane militare di Sua Maestà, arrestato nei mesi scorsi per sospetta violazione della legge anti terrorismo britannica e ora scappato di prigione rocambolescamente al culmine di un episodio piuttosto raro sull’isola. Il detenuto si chiama Daniel Abed Khalife, ha 21 anni, ed è riuscito a fuggire sotto il naso della guardie dal carcere di Wandsworth, alla periferia sud di Londra, come reso noto da Scotland Yard, impegnata in queste ore a cercare di riacciuffarlo.

Chi è Daniel Abed Khalife il detenuto nel Regno Unito per terrorismo ed evaso

Stando ai media, Khalife se la sarebbe filata nascondendosi all’ombra di un furgone che stava scaricando viveri nel penitenziario, per poi aggrapparsi rannicchiato sotto il pianale quando il mezzo è ripartito. La polizia si è mobilitata in forze nelle battute organizzate per provare a catturarlo prima che si allontani. E ritiene che “probabilmente” l’acrobatico fuggitivo possa essere ancora all’interno della tentacolare area metropolitana londinese. Intanto ha diffuso una sua fotografia e dettagli sull’abbigliamento che indossava (una maglietta bianca, pantaloni a scacchi bianchi e rossi) nel momento in cui s’è dileguato.

Come è riuscito a scappare

Ai cittadini è stato raccomandato di telefonare al numero di emergenza 999 in caso di sospetti avvistamenti e di evitare qualunque azione avventata. Khalife ha infatti un profilo pericoloso, in barba alla giovane età. Recluta dell’esercito, era stato incriminato formalmente lo scorso gennaio con l’accusa di aver raccolto informazioni sensibili sul personale delle forze armate a fini potenzialmente terroristici e di aver inoltre posizionato un finto ordigno nella base della Royal Air Force (Raf) a Stafford, in Inghilterra centrale, non è chiaro se a scopo intimidatorio o di test.

L’allarme

Il riserbo investigativo copre al momento i dettagli sui possibili moventi del 21enne, ma le informazioni fanno pensare a un lupo solitario ispirato non si sa se dai richiami di una qualche radicalizzazione jihadista o da altre motivazioni d’odio o di vendetta. In risposta ai tre capi d’imputazione formulati contro di lui, il ministero della Difesa ha comunque fatto sapere di averlo congedato con disonore nel maggio scorso. I controlli, nel timore di tentativi di fuga all’estero, sono stati nel frattempo rafforzati agli accessi di aeroporti come quelli di Heathrow e di Manchester, dove stasera si registrano code extra e qualche ritardo nei decolli.

La caccia

Ricerche anche nel porto di Dover, sulla Manica, di fronte alla Francia. Dominic Murphy, capo dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha precisato che tutte le forze di polizia e le guardie di confine sono allertate. Mentre Alex Chalk, ministro delle Giustizia del governo Tory di Rishi Sunak, ha convocato un’immediata riunione a distanza col direttore della prigione di Wandsworth e con i vertici del sistema penitenziario nazionale per avere “rassicurazioni sull’affidabilità” e l’integrità della struttura. Le statistiche sulle fughe dalle galere d’oltre Manica, rileva la Bbc, sono in calo da diversi anni e ormai infrequenti: dal 2010 ne sono state registrate non più di 20 a livello nazionale e dal 2017 solo 5.

I dati

L’ultima evasione clamorosa di reclusi accusati di terrorismo che si ricordi nel Regno risale invece a quasi 30 anni fa e aveva riguardato, nel 1994, militanti nordirlandesi dell’Ira detenuti nel penitenziario di Whitemoor, in Inghilterra. La stessa prigione di Wandsworth, dove era incarcerato Khalife, è stata tuttavia teatro di una delle brecce residue più recenti nel 2019: fuga favorita, secondo i risultati di un’inchiesta interna chiusasi nel 2022, da qualche negligenza di troppo e da specifiche “violazioni gravi” dei protocolli di sicurezza.

6 Settembre 2023

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