Quali banche sono state attaccate dagli hacker russi: cosa rischia chi ha i conti negli istituti di credito colpiti

Collettivi di hacker russi tornano a colpire le istituzioni italiane. Lo ha reso noto l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, attraverso il suo team specializzato Csirt: dopo gli attacchi ai ministeri degli scorsi mesi e alle aziende di trasporto pubblico locale nella giornata di lunedì, oggi è toccato a banche ed enti finanziari.

Nel mirino degli attivisti del collettivo Noname057(16) 16 obiettivi, di cui almeno cinque sono note banche: Fineco, Banca popolare di Sondrio, Bper Banca, Montepaschi di Siena ed Intesa San Paolo.

Le modalità sono le solite, ovvero quello di un attacco DDoS, Distributed Denial of Service: gli hacker in sostanza “bombardano” i server dei loro bersagli con enormi quantità di dati e informazioni con l’obiettivo di interrompere o rallentare servizi di cui beneficiano i cittadini.

⚠️ Italy under cyberattack ⚠️

by the group NoName057(16)

that does not deserve presentation.#cyberattack #italy pic.twitter.com/8w9lVbkjXG

— ☬ тм¢увєя ☬ (@tmcybers) August 1, 2023

Secondo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale si è trattato però di un attico “dimostrativo”, non ha dunque “intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati”.

In ogni caso, l’Agenzia raccomanda di “mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche“, di “verificare e aumentare le misure di protezione” contro questo tipo di attacchi. Infine di “segnalare tempestivamente ogni attività sospetta e attacco, fornendo elemento utili a una sempre migliore opera di prevenzione“.