Le immagini

La storia del telescopio Euclid, lo sguardo dell’Europa nello spazio: immagini ‘ipnotiche’ della galassia

Grazie a questo strumento tecnologico, sarà possibile studiare l'universo

Scienza - di Redazione Web

1 Agosto 2023 alle 15:47 - Ultimo agg. 1 Agosto 2023 alle 15:50

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La storia del telescopio Euclid

Galassie a spirale ed ellittiche, sullo sfondo di stelle e ammassi stellari a perdita d’occhio: sono ‘ipnotiche’, come le hanno definite alcuni ricercatori, le prime immagini inviate a Terra dal telescopio spaziale europeo Euclid. Lo strumento è destinato a scoprire i segreti dell’universo oscuro. Si tratta di immagini di test che mostrano ancora l’universo visibile e che il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea ha scattato per mettere alla prova i suoi strumenti. A riprenderle sono stati gli spettrometri Vis e Nisp, realizzati con un importante contributo dell’Italia, con Asi, Inaf e Infn. Le immagini operative sono attese fra circa 2 mesi.

La storia del telescopio Euclid

Le foto di test sono un’ottima notizia per la comunità scientifica. Sono infatti la prova che tutto sta funzionando come previsto a bordo del telescopio spaziale. Quest’ultimo il 28 luglio ha raggiunto il suo punto di osservazione definito a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel punto di equilibrio Lagrange 2 (o L2), dove le influenze di Sole, Luna e Terra vengono annullate. Il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher si dice “del tutto fiducioso che la squadra di questa missione avrà successo nell’utilizzare Euclid per rivelare il 95% dell’Universo, del quale attualmente conosciamo tanto poco“. Soddisfatto anche Giuseppe Racca, project manager di Euclid per l’Esa: “dopo più di 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid, è esaltante ed estremamente emozionante vedere queste prime immagini. È ancora più incredibile  se pensiamo di vedere solo poche galassie prodotte con una messa a punto minima del sistema. Euclid, una volta calibrato completamente, osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa 3D del cielo mai vista prima“.

L’occhio per studiare l’universo

Per Calor Mundell, direttrice della Scienza per l’Esa, le prime immagini sono “solo un assaggio dei dati notevoli che possiamo attenderci da Euclid“. L’attesa è che con Euclid e i suoi dati possa aprirsi la nuova era della cosmologia osservativa e dell’astronomia statistica. A spiegarlo è stato il responsabile del Consorzio Euclid, Yannick Mellier. A questa missione da 1,4 miliardi di euro, l’Italia collabora anche con numerose università fra le quali quelle di Bologna, Ferrara, Torino, Genova, del Salento e Trieste, Statale di Milano, Sapienza di Roma, Roma Tre, Sissa e Cisas. L’Asi, con Inaf e Infn, guida anche l’Associazione temporanea d’Imprese che ha contribuito agli strumenti, con Ohb Italia mandataria, Sab Aerospace e Temis mandanti. Sono stati costruiti in Italia anche il satellite, dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), e da Leonardo anche i sensori di navigazione e i pannelli solari.

Le origini

Ma qual è la storia del telescopio Euclid? Lo strumento è dotato di un telescopio Korsch (anastigmatico a tre specchi) nel visibile e infrarosso con uno specchio del diametro di 1,2 metri. A ottobre 2019 sono stati ultimati dei test sul satellite nelle condizioni dello spazio e nel 2021 sono stati integrati il telescopio e il modulo di servizio. I lavori hanno subito un rallentamento a causa della guerra scoppiata in Ucraina. Fatto che ha segnato l’esclusione dal progetto dell’agenzia spaziale russa. Il lancio è avvenuto il primo luglio ed è stato eseguito grazie a un razzo targato Space X (di Elon Musk). I progetti teorici del telescopio, il cui nome è un omaggio a Euclide considerato il papà della geometria, sono stati avviati nel 2007.

1 Agosto 2023

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