La polemica

Pastasciutta antifascista vietata, la sindaca di Rosà stoppa l’Anpi e la celebrazione dei fratelli Cervi: “Problemi di ordine pubblico”

Politica - di Carmine Di Niro

25 Luglio 2023 alle 18:13

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Pastasciutta antifascista vietata, la sindaca di Rosà stoppa l’Anpi e la celebrazione dei fratelli Cervi: “Problemi di ordine pubblico”

Niente pastasciutta di piazza, per celebrare 80 anni dopo la stessa iniziativa presa nel lontano 1943 dai fratelli Cervi per festeggiare la destituzione di Benito Mussolini, avvenuta il 25 luglio di quell’anno. A Rosà, piccolo comune in provincia di Vicenza, l’iniziativa nazionale dell’Anpi non si potrà tenere a causa di “motivi di ordine pubblico”.

A motivare così il ‘no’ alla pastasciutta antifascista richiesta da quattro sezioni dell’Anpi è stata la sindaca Elena Mezzalira, generando un polverone nazionale di polemiche. In una mail indirizzata agli organizzatori, il primo cittadino di Rosà scrive che “indipendentemente da come vogliamo classificare l’evento – politico, culturale, storico, conviviale – il nome dell’iniziativa può essere, purtroppo, richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e di ordine pubblico, tant’è che, sentito anche il Commissariato di Bassano del Grappa, lo stesso ritiene, nel caso l’iniziativi si realizzi, di dover allerta il proprio personale”.

Insomma, l’evento non si può fare proprio per il “pericolo” costituito dal suo richiamarsi all’antifascismo, su cui è fondata la nostra Costituzione. E dopo il ‘no’ della sindaca a prendere la palla al balzo sono proprio i movimenti di estrema destra: uno striscione con la scritta “Se manca olio, lo portiamo noi” è stato esposto a firma del Movimento Italia Sociale a Vicenza, a Porto Burci.

Durissime le critiche alla sindaca. Per l’Associazione nazionale partigiani il primo cittadino di Rosà il ‘no’ alla manifestazione per ricordare la pastasciutta antifascista dei fratelli Cervi è “in palese violazione della Costituzione”. La consigliera regionale veneta del Partito Democratico Chiara Luisetto parla invece di “censura in violazione di ogni principio democratico e repubblicano. Una scelta che è di censura nei confronti di chi vuole giustamente coltivare il ricordo di quel 25 luglio del 1943. Una data che, al pari del 25 aprile, segna una svolta storica, sulla strada che condusse all’Italia repubblicana“.

Questione su cui interviene a muso duro anche il parlamentare e segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare al governo: “Il prefetto di Vicenza si attivi subito per spiegare a questa esponente della destra cosa è la Costituzione della Repubblica”.

Alle polemiche la sindaca di Rosà ha risposto con una nota, sottolineando di non aver concesso l’autorizzazione perché l’iniziativa “non rispetta il regolamento di utilizzo e gestione, che prevede una destinazione socio-ricreativa”, smentendo dunque la sua stessa versione data per email all’Anpi, che parlava di motivi di ordine pubblico.

25 Luglio 2023

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