34 i provvedimenti cautelari

Lucrarono sulla pandemia, arrestati l’ex direttore delle Dogane Minenna e l’ex deputato Lega Pini: il “pactum sceleris” sulle mascherine

Cronaca - di Carmine Di Niro

22 Giugno 2023 alle 15:29 - Ultimo agg. 22 Giugno 2023 alle 16:52

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Lucrarono sulla pandemia, arrestati l’ex direttore delle Dogane Minenna e l’ex deputato Lega Pini: il “pactum sceleris” sulle mascherine

L’accusa, ovviamente da confermare in un eventuale processo, è da far tremare i polsi per la sua gravità; aver lucrato sulla pandemia di Covid-19. Per questo l’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, attuale assessore all’Ambiente della Regione Calabria ed ex assessore del Comune di Roma nella giunta Raggi, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Forlì e si trova ai domiciliari.

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, coinvolge anche un ex parlamentare: ai domiciliari è finito anche l’ex deputato della Lega Gianluca Pini, non più in carica dal 2018 e molto vicino all’attuale ministro dell’Economi Giancarlo Giorgetti. In tutto sono 34 i provvedimenti cautelari, con gli arresti arrivati anche nei confronti di funzionari della prefettura di Ravenna e dell’Ausl Romagna.

L’indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un’inchiesta sul traffico di droga della Squadra Mobile di Forlì nel gennaio del 2020 da cui sono seguite numerose intercettazioni telefoniche.

Episodio chiave che da il là alla seconda parte dell’inchiesta è il sequestro di 28 chili di cocaina nel gennaio 2020, come spiega l’Ansa. Le indagini hanno infatti scoperto che dietro alla droga sequestrata su un camion proveniente dal Belgio c’era un imprenditore forlivese con precedenti, che lavora nel settore dell’autotrasporto. Dalle intercettazioni la procura di Forlì ha scoperto che aveva un consolidato rapporto con l’ex parlamentare Pini.

La procura di Forlì accusa i due di un vero sistema, con scambi di favori. L’imprenditore forlivese, per il quali si ipotizza il traffico internazionale di stupefacenti, investiva il denaro in attività apparentemente lecite. Pini, secondo la procura di Forlì, aveva creato legami in varie istituzioni: le misure cautelari hanno riguardato infatti anche funzionari dell’Usl Romagna, appartenenti alle forze di polizia e un funzionario della prefettura di Ravenna.

L’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati “ha permesso di ricostruire dettagliatamente i rapporti intessuti dall’ex parlamentare con appartenenti alle istituzioni per ottenerne uno stabile asservimento delle loro pubbliche funzioni ad interessi economici e imprenditoriali prettamente personali. Le comunicazioni acquisite hanno inoltre rilevato l’esistenza di legami dell’ex parlamentare con esponenti politici di rilievo nazionale“.

L’arresto dei due “cognomi noti” dell’indagine riguarda quello che i magistrati definiscono un “pactum sceleris” tra Pini e Minenna: secondo i pm Pini aveva promesso a Minenna di “accreditarlo all’interno della Lega in modo venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la conferma della nomina a Dg dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo”, lui che era stato piazzato alle Dogane in quota Movimento 5 Stelle. Minenna, continuano i pm,”accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica“, in particolare “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci” fra cui le mascherine anti-Covid al centro dell’inchiesta.

Repubblica scrive a tal proposito che Minenna avrebbe favorito Pini sbloccando un carico di mascherine che l’ex parlamentare aveva venduto alla Asl di Forlì sanza gara, operazione dal valore di 3,5 milioni di euro.

Sul caso è subito intervenuto il presidente della Regione Calabria, il forzista Roberto Occhiuto, che aveva voluto Minenna all’assessorato all’Ambiente regionale: “A seguito della sospensione – automatica e prevista dalla legge – dell’assessore Minenna, ho fatto mie le sue deleghe, in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni. La giustizia farà il suo corso e rispetto l’operato della magistratura, ma allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Forlì riguardano il periodo nel quale Minenna è stato direttore dell’Agenzia delle Dogane: sono certo che dimostrerà la sua estraneità”.

22 Giugno 2023

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