I paradisi raggiungibili

Caos passaporti, fino a 7 mesi per un rinnovo: c’è chi rinuncia e punta a mete a portata di Carta di Identità

Curiosità - di Rossella Grasso - 19 Giugno 2023

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Caos passaporti, fino a 7 mesi per un rinnovo: c’è chi rinuncia e punta a mete a portata di Carta di Identità

“Oggi ’festeggio’ due mesi da quando ho presentato la pratica per il passaporto…e quasi cinque dalla data di prenotazione! Che dite….ancora troppo ‘giovane’?”. Scrive così, ironizzando, un’utente sui social. E a farle eco sono tantissimi altri utenti che pensavano di essere stati sfortunati e invece hanno scoperto che il disagio appartiene un po’ a tutti. “Io ho fatto la richiesta il mese scorso (maggio) ed ho avuto la prenotazione a gennaio 2024”, scrive ancora un altro utente. Secondo quanto riportato nell’indagine fatta da Altroconsumo, a Bari, Bologna, Genova, Padova, Torino e Milano non si riesce neanche ad avere l’appuntamento in questura. In molte delle 12 città fotografate dalla nostra indagine i tempi restano biblici, fino a sette mesi a Bolzano e ben cinque ad Ancona.

Dall’indagine emerge che a Bolzano gli altoatesini devono aspettare l’anno nuovo per potersi presentare in questura, più di 7 mesi di attesa (230 giorni). E poi il dato positivo che arriverebbe da Firenze, Napoli e Roma dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo o al massimo due. Il dato su Napoli non è però confermato dalle proteste sui social dei napoletani: “Se faccio di fretta e prenoto ora (giugno) me ne accaparro uno di appuntamento gli ultimi giorni di ottobre. Mi sembra eccessivo, ma a leggere sui social mi sento quasi fortunata, solo quattro mesi”, scrive un’utente da Napoli. E altre città non sono da meno. “Come ci racconta la nostra lettrice G.G. di Monza il passaporto le è stato consegnato a gennaio, tre mesi dopo l’appuntamento in questura, sei mesi in tutto, considerando che lo aveva preso a fine luglio. Un’odissea”, riporta ancora Altroconsumo. Per le proteste dei cittadini e per i tentativi di tamponare l’emergenza da parte del Viminale con l’istituzione di open day, cioè giornate in cui chiunque può presentarsi in questura senza appuntamento per chiedere il passaporto. Giorni che sui social sono descritti come l’inferno tra code interminabili, litigi e spintoni.

Le ragioni di questo ingorgo in Questura sono molteplici. In primis, dopo il Covid le persone hanno ritrovato al voglia di viaggiare e la possibilità di farlo perché non ci sono più restrizioni come prima. Poi c’è la Brexit che ha imposto ai tanti che si recano nel Regno Unito, in questo periodo molti studenti, di munirsi di passaporto anziché, com’era prima, della sola carta d’identità. Infine, ci sono anche le nuove cittadinanze che, come primo atto, portano alla richiesta di passaporto e la gestione diretta, anziché mediata dai Comuni come avveniva prima, con l’introduzione delle impronte digitali elettroniche per cui solo questure è commissariati sono autorizzati. In questo contesto il sistema digitale sembrerebbe non funzionare abbastanza bene rispetto al carico di lavoro e il personale è poco.

Uno degli utenti su Facebook racconta uno dei modi per velocizzare la procedura: “Anche noi siamo in attesa (vana) del passaporto. Un gentile operatore ci ha detto: ma se avete un biglietto aereo, o altro, fatelo presente che acceleriamo. Giustamente uno fa un biglietto aereo senza avere il passaporto. Dovremmo farlo anche ai figli. Ma occorrono mesi solo per avere una prenotazione”. “Le urgenze che giustificherebbero la necessità di un rilascio del passaporto in tempi brevi e non compatibili con il sistema di prenotazione online sono, in ordine di priorità – spiega Altroconsumo – le partenze imminenti per cure mediche all’estero, trasferta di lavoro, necessità familiari, di studio e infine per turismo oppure a quelle motivate dall’esigenza di essere in possesso del passaporto in anticipo rispetto alla partenza per l’acquisizione di visti particolarmente complessi”. Ma in quanti sono disposti a rischiare? In alternativa tocca aspettare o scegliere una meta dove il passaporto non occorre.

Secondo il censimento fatto da Repubblica, in Europa si può andare in circa 50 paesi, inclusi i 27 paesi membri dell’Unione Europea e i 26 paesi membri dell’area Schengen. Ma si può andare anche più lontano: nei territori francesi sono previste le stesse regole della Francia e, quindi, è possibile effettuare soggiorni di breve durata per turismo senza la necessità di avere il passaporto. Tra questi ad esempio Polinesia Francese, Nuova Caledonia, Wallis e Futuna, Saint-Barthélemy; Saint-Pierre Et Miquelon; Terre australi e antartiche francesi (Taaf), Guyana francese, Guadalupa, San Martino, Martinica. La Riunione, Mayotte. E ancora. Nei Caraibi Olandesi: Aruba, Curaçao, e Sint Maarten.

Senza pensare ai paradisi non proprio a portata di mano restano le proteste. “È un’intollerabile violazione di un diritto sancito dalla Costituzione(art. 16 c.2), la libertà di circolazione e soggiorno. Rilasciare il passaporto in pochi giorni è uno dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che, secondo l’art. 117 Cost. devono….(1/2)”, protesta un altro utente su Twitter.

19 Giugno 2023

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