Il piano

Unicredit, 10 miliardi per famiglie e imprese

Un pacchetto di misure nel segno del contenimento dei costi per i clienti, della flessibilità dei finanziamenti, di nuove risorse per consumi e investimenti.

Economia - di Vittorio Ferla - 8 Giugno 2023

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Unicredit, 10 miliardi per famiglie e imprese

Quattro miliardi per il finanziamento dei consumi di privati e famiglie. Sei miliardi di nuovi finanziamenti per le imprese del settore turistico, le eccellenze del Made in Italy e le Zone Economiche Speciali, le cosiddette Zes. Una serie di interventi nel segno del contenimento dei costi per i clienti, della flessibilità dei finanziamenti, di nuove risorse per consumi e investimenti.

Sono questi i contenuti principali della nuova edizione di “UniCredit per l’Italia”, un pacchetto di iniziative lanciato dal gruppo bancario allo scopo di sostenere il reddito disponibile di privati e famiglie e la liquidità delle aziende italiane per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro. Unicredit era già intervenuta la scorsa estate per aiutare le famiglie e le imprese ad affrontare i rincari energetici e delle materie prime. Oggi la banca vara una serie di iniziative finalizzate, da un lato, a dare un concreto sostegno ai consumi di privati e famiglie alle prese con l’inflazione e, dall’altro, a fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori e territori.

Ecco, nell’ordine, le misure concrete a disposizione di privati e famiglie. In primo luogo, Unicredit offre flessibilità nel rimborso dei mutui. Pure per chi non ne abbia già usufruito, viene rinnovata la possibilità di rimodulare a zero spese il proprio mutuo, sospendendo per dodici mesi il rimborso della quota capitale, oppure riducendo l’importo della rata tramite l’allungamento della scadenza per un periodo fino a un massimo di quattro anni. In alcuni casi, previa valutazione creditizia, la banca si riserva anche la possibilità di estendere la durata del mutuo anche per più di 4 anni.

Sempre sul fronte della lotta all’inflazione, Unicredit offrirà ai clienti con reddito medio-basso l’opportunità di rateizzare acquisti e utenze. I clienti con Isee inferiore a 25 mila euro in possesso di carta Flexia, infatti, potranno chiedere la rateizzazione a tasso zero delle spese sostenute con la carta da un minimo di 3 mesi a un massimo di 20. Infine, un sostegno alle famiglie e alla natalità con il bonus 500 euro su prestiti personali per nuove nascite. Fino al 30 settembre ai clienti che otterranno un nuovo prestito di almeno 10 mila euro per sostenere spese familiari correnti, UniCredit offre un bonus di 500 euro a fronte della presentazione dell’atto di nascita avvenuta a partire dal primo gennaio 2023.

L’altro capitolo di provvedimenti concreti riguarda le imprese. Unicredit prevede un plafond da 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti destinati a sostegno delle imprese del settore del turismo, alle eccellenze del Made in Italy e alle imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali italiane. L’iniziativa si caratterizza così come un investimento sullo sviluppo del Mezzogiorno. Le Zes, infatti, coprono le seguenti realtà territoriali: Abruzzo, Calabria, Campania, l’area interregionale ionica che comprende una parte della Puglia e la Basilicata, l’area interregionale adriatica che comprende il Molise e la parte rimanente della Puglia, la Sardegna, la Sicilia orientale e la Sicilia occidentale. Inoltre, per agevolare gli investimenti che richiedono tempi più lunghi per entrare a regime, è possibile un preammortamento fino a 36 mesi durante il quale rimborsare solo la quota interessi.

Infine, il piano Unicredit prevede altre due misure: la moratoria fino a fine anno sulla quota di capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per tutte le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche e l’azzeramento delle commissioni POS per gli esercenti con fatturati entro il milione di euro e per le transazioni eseguite nei punti vendita fisici con importi fino a 10 euro. “Famiglie e imprese italiane hanno dimostrato straordinaria resilienza e adattabilità di fronte alle significative pressioni macroeconomiche, tra cui l’aumento dei tassi e l’alta inflazione”, spiega Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Head di UniCredit Italia.

“Tali straordinarie risposte individuali – continua – hanno permesso all’Italia una reazione collettiva più forte del previsto, tanto che la situazione economica degli ultimi mesi è stata migliore di quanto si potesse temere”. Orcel ripropone così il ruolo dell’istituto creditizio a sostegno dei clienti e delle comunità anche nei momenti più difficili, ma con la certezza che “l’Italia ha grandissime potenzialità. In questo momento sta dimostrando di poter crescere di più della Germania e della Francia e di fare cose che veramente nessuno si aspettava. Quindi investire e tentare di spingere e accelerare questa crescita, per ridare all’Italia il ruolo centrale che deve avere in Europa, è per noi un obiettivo critico, fondamentale”, conclude.

In sostanza, l’istituto di piazza Gae Aulenti registra anche le novità che arrivano da Bruxelles, dove la Commissione Ue nelle previsioni di primavera ha alzato le attese sul Pil in Italia all’1,2%, dallo 0,8% indicato a febbraio. Nel 2024, poi, l’economia italiana crescerà dell’1,1% (dall’1% delle previsioni precedenti). Come aveva ricordato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, quella dell’Italia è la “crescita più alta tra le maggiori economie europee”. La Germania secondo Bruxelles crescerà solo dello 0,2% nel 2023, mentre la Francia dello 0,7%.

“Con questa seconda edizione di ‘UniCredit per l’Italia’ – assicura Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia – continuiamo a sostenere privati, famiglie e imprese consentendo una gestione più elastica dei loro impegni finanziari per affrontare al meglio le diverse priorità quotidiane e mettendo inoltre a disposizione nuove risorse per gli investimenti”. In sostanza, conclude, ciò significa “rafforzare le basi per garantire al Paese una crescita sostenibile a beneficio di tutti i territori”.

8 Giugno 2023

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