La decisione del tribunale

Covid, archiviazione a Brescia per Conte e Speranza: “Il fatto non sussiste”

Entrambi erano indagati per omicidio colposo plurimo e per epidemia colposa nell’inchiesta sulla diffusione della pandemia nella Bergamasca.

Giustizia - di Redazione

8 Giugno 2023 alle 20:30 - Ultimo agg. 8 Giugno 2023 alle 20:57

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Covid, archiviazione a Brescia per Conte e Speranza: “Il fatto non sussiste”

“Il fatto non sussiste”. Ieri il tribunale dei ministri a Brescia, accogliendo la richiesta della Procura, ha archiviato le posizioni dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, indagati nell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della prima fase della pandemia in Val Seriana. Entrambi erano indagati per omicidio colposo plurimo e per epidemia colposa nell’inchiesta sulla diffusione della pandemia nella Bergamasca.

“Va innanzitutto detto che agli atti manca del tutto la prova che le 57 persone indicate nell’imputazione, che sarebbero decedute per la mancata estensione della zona rossa” ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro, nella Bergamasca, “rientrino tra le 4.148 morti in eccesso che non ci sarebbero state se fosse stata attivata la zona rossa”, si legge nel provvedimento del Tribunale dei ministri.

“Non è configurabile il reato di epidemia colposa in forma omissiva in quanto la norma in questione abbraccia la sola condotta di chi per dolo o per colpa diffonde germi patogeni e quindi la responsabilità per omesso impedimento di un evento che si aveva l’obbligo giuridico di impedire risulta incompatibile con la natura giuridica del reato di epidemia”, scrive il tribunale dei Ministri nelle 29 pagine di archiviazione.

Sulle contestazioni mosse all’ex ministro della Salute, nell’ordinanza si legge che “le omissioni e i ritardi descritti dalla nota di trasmissione della Procura di Bergamo riguardano attività amministrative, distinte dalle funzioni ministeriali di indirizzo politico – amministrativo, di esclusiva pertinenza del Segretario generale del Ministero della Salute e delle Direzioni generali. Al Ministro della Salute era preclusa qualsiasi ingerenza nello svolgimento di tali attività”. Per Conte e Speranza, “la notizia di reato è totalmente infondata”, conclude il Tribunale del ministri.

“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e oggi è emersa la verità” ha scritto l’ex ministro della Salute su Facebook. Sollievo anche per l’ex premier Conte: “Accolgo positivamente la decisione del tribunale per i reati ministeriali di Brescia di archiviare con formula amplissima la mia posizione di indagato per la questione Covid. Questo mi ripaga anche dell’impegno perché i giudici sottolineano nero su bianco che sarebbe addirittura stata irragionevole in quel momento, per le informazioni che si avevano, una diversa decisione visti i diritti di rango costituzionale che erano in gioco. Questo ovviamente mi conforta personalmente, ma rimane sempre il dato di una grande perdita per la comunità collettiva, tantissimi morti, tantissima sofferenza, tantissimo dolore”. “Delusi e amareggiati” i familiari della vittime del Covid dell’Associazione #Sereniesempreuniti, secondo i quali l’archiviazione “è uno schiaffo in faccia a noi e all’Italia intera”.

di: Redazione - 8 Giugno 2023

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