Bocciati emendamenti Dem

Il Parlamento europeo vota sì ad altre armi all’Ucraina, anche con i fondi del Pnrr: si spacca il PD

Politica - di Redazione

1 Giugno 2023 alle 15:04 - Ultimo agg. 1 Giugno 2023 alle 15:17

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Il Parlamento europeo vota sì ad altre armi all’Ucraina, anche con i fondi del Pnrr: si spacca il PD

Come ampiamente prevedibile, il Parlamento europeo ha dato il via libera con 446 voti a favore, 67 contrari e 112 astenuti alla legge a sostegno della produzione di munizioni Ue (Asap) per rafforzare la capacità produttiva europea ideata per sostenere lo sforzo bellico dell’Ucraina.

Altrettanto prevedibile anche la bocciatura degli emendamenti presentati dal Partito Democratico e dal gruppo dei Socialisti e Democratici europei con cui i Dem nostrani chiedevano di non consentire l’utilizzo dei fondi del Pnrr e di coesione per la produzione bellica.

Il ‘no’ alla richiesta del Partito Democratico non ha però impedito allo stesso gruppo Pd di votare in larga parte a favore dell’atto complessivo. I sedici eurodeputati italiani del partito di Elly Schlein si sono però spaccati: nove hanno votato a favore, sei si sono astenuti (Piero Bartolo, Camilla Laureti, Alessandra Moretti, Patrizia Toia e Achille Variati) e il solo Massimiliano Smeriglio, membro indipendente non iscritto al Pd, ha votato contro la legge Asap. Il voto di Moretti e Toia, inizialmente registrato come astensione, è stato poi rettificato (“si è trattato di un errore tecnico”, precisa il partito).

Nelle altre delegazioni italiane il centrodestra ha votato compatto a favore, mentre il Movimento 5 stelle e i Verdi hanno votato contro il provvedimento.

Grazie all’introduzione di misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro, l’Asap mira a potenziare la capacità produttiva dell’Ue per far fronte all’attuale carenza di munizioni, missili e loro componenti.

Non è mancata la polemica. In un tweet il capo delegazione Dem all’Europarlamento, Brando Benifei, ha attaccato il governo Meloni: “Smentendo quanto fatto trapelare da Palazzo Chigi, la destra italiana ha scelto oggi di non supportare i nostri emendamenti per escludere Pnrr e fondi coesione dalle risorse utilizzabili per la produzione di munizioni: confusione o malafede? Il Governo chiarisca immediatamente”.

Ieri pomeriggio la segretaria Schlein aveva diffuso su Instagram un videomessaggio a tutto campo ma nel quale proprio questo spinoso capitolo torreggiava su tutto il resto: “Abbiamo due punti fermi: il sostegno convinto all’Ucraina e il fermo no all’uso del Pnrr e del Fondo di coesione per le armi. Oggi stesso proporremo una mozione che impegna il governo a non devolvere fondi del Piano per la produzione di armi”.

La linea dei 5 Stelle è stata invece rivendicata dalla capo delegazione Tiziana Beghin: “L’approvazione al Parlamento europeo del regolamento a sostegno della produzione di armi getta una lunga ombra scura sull’Unione europea e sull’impegno per la promozione del processo di pace in Ucraina. Purtroppo, il nostro voto contrario non è servito a mettere un argine a questo provvedimento folle. Scegliere di finanziare l’economia bellica rappresenta un vero e proprio schiaffo al processo diplomatico: oggi ci allontaniamo ancor di più dal cessate il fuoco”.

di: Redazione - 1 Giugno 2023

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