La religione musulmana

Chi sono i Sunniti e gli Sciiti: storia e differenze dei due principali rami dell’Islam

Esteri - di Antonio Lamorte

15 Maggio 2023 alle 13:43 - Ultimo agg. 15 Maggio 2023 alle 16:26

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Chi sono i Sunniti e gli Sciiti: storia e differenze dei due principali rami dell’Islam

Sunniti e sciiti credono entrambi in un unico Dio, Allah, e nel suo profeta, Maometto. Condividono lo stesso libro sacro, il Corano. E professano i cinque pilastri dell’islam – la professione di fede, la preghiera, l’elemosina legale, il digiuno durante il mese di Ramadan e il pellegrinaggio alla Mecca. Sunniti e sciiti sono i due rami principali dell’Islam, divisi in una frattura che dura da secoli e che ha causato tensioni, stragi e alimentato guerre. Una divisione sia politica che religiosa.

Periodicamente, quando crisi e conflitti nel mondo Arabo e in Medio Oriente conquistano prime pagine e la massima attenzione da parte dei media, si torna a parlare del contrasto intestino al mondo musulmano. Le origini della divisione risalgono alla morte di Maometto, avvenuta nel 632 dopo Cristo. La crisi esplose intorno alla successione del capo religioso e politico. La maggioranza dei musulmani appoggiò Abu Bakr, amico e padre di Aisha, moglie del profeta. I Sunniti presero il loro nome dalla Sunna, il codice di comportamento della comunità di fedeli all’Islam (la cosiddetta Umma). La parte minoritaria di seguaci e fedeli invece era propensa a favorire la linea dinastica: gli sciiti presero il nome da quello del loro candidato, Ali, cugino e genero di Maometto. “Shiaat Ali” significava “partigiani di Ali”.

Gli sciiti sostenevano che Maometto avesse consacrato suo successore il genero e il cugino. Ali governò per un periodo come quarto califfo ma i sunniti riuscirono a imporsi. La frattura divenne ancora più profonda quando nel 680 i soldati del califfo sunnita uccisero l’imam Hussein, figlio di Ali, a Kerbala, in Iraq. Gli sciiti ricordano ancora oggi quell’evento, considerato il martirio del loro terzo imam, nella cosiddetta Ashura, una celebrazione durante la quale si flagellano. Da allora i sunniti continuarono a governare mentre gli sciiti facevano riferimento al loro imam, i primi dodici erano discendenti diretti di Ali.

Le differenze tra sunniti e sciiti si sono accentuate con il passare dei secoli anche nel culto e nella dottrina. Sunniti e sciiti pregano in modo diverso e pronunciano diverse professioni di fede. I sunniti non hanno un vero e proprio clero organizzato: sono gli imam a guidare la preghiera. Gli sciiti al contrario preparano il clero in apposite università islamiche. I “partigiani di Ali” vedono gli ayatollah, loro leader religiosi, come rappresentanti della divinità sulla terra e attendono la rivelazione del dodicesimo e ultimo imam che un giorno si svelerà per compiere la volontà di Allah sulla Terra.

I sunniti oggi rappresentano la stragrande maggioranza dei fedeli: sono l’80 per cento circa dei musulmani nel mondo. L’avamposto dello sciismo è l’Iran, a partire dalla rivoluzione khomeinista del 1979. I Paesi del Golfo sono le roccaforti dei sunniti, in particolare l’Arabia Saudita dove si trovano alcuni tra i principali luoghi sacri della religione islamica. La divisione è stata e continua a essere esasperata dalle attività e dagli attentati delle organizzazioni terroristiche degli estremisti.

di: Antonio Lamorte - 15 Maggio 2023

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