L'indagine del Sole

Le migliori città italiane nella classifica sulla “qualità della vita”: svetta Bologna, male il Mezzogiorno

Curiosità - di Redazione

8 Maggio 2023 alle 11:19 - Ultimo agg. 16 Maggio 2023 alle 13:18

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Le migliori città italiane nella classifica sulla “qualità della vita”: svetta Bologna, male il Mezzogiorno

Nonostante le accese polemiche per i prezzi stellari degli affitti, la 33esima edizione dell’indagine realizzata da Il Sole 24 Ore sulla “Qualità della vita” incorona Bologna (e la sua provincia) come la città in cui si vive meglio in Italia.

Per la quinta volta il capoluogo dell’Emilia Romagna si aggiudica la vittoria (aveva già ottenuto il primo posto  nel 2000, 2004, 2011 e 2020), mentre sul podio troviamo anche Bolzano e Firenze, con quest’ultima che scala otto posizioni rispetto al 2021, mentre Milano si piazza ottava, facendo il percorso inverso. Roma e Torino peggiorano invece le loro prestazioni: la Capitale è 31esima perdendo 18 posizioni, il capoluogo piemontese sprofonda al 40esimo posto, mentre le due “capitali” del Mezzogiorno, Palermo e Napoli, si trovano rispettivamente all’88esimo e al 98esimo posto.

Ricapitolando dunque, tra le prime città (e province) italiane in cui la qualità della vita è migliore secondo la classifica del Sole 24 Ore troviamo: Bologna, Bolzano, Firenze, Siena, Trento, Aosta, Trieste, Milano, Parma e Pisa. Subito fuori dalla top10 troviamo invece Cremona, Udine, Reggio Emilia, Bergamo, Sondrio, Verona, Modena, Cagliari, Gorizia e Venezia.

Sul lato opposto della classifica, le peggiori dieci nella classifica sulla qualità della vita sono Crotone, Isernia, Caltanissetta, Foggia, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto, Enna, Caserta e Napoli.

La classifica è stata messa a punto con l’analisi di un totale di 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero e demografia e salute.

Guardando alla prima della classe, Bologna, la città dell’Emilia Romagna viene premiata in particolare nella categoria “demografia e salute”, grazie all’altissima presenza di abitanti diplomati e laureati, mentre è seconda nella nella categoria “ricchezza e consumi”, grazie soprattutto al valore aggiunto (ossia il Pil) prodotto in media da ogni abitante. D’altra parte è invece nella parte più bassa della classifica se si guarda al problema atavico e in fase di ulteriore peggioramento della città: i canoni medi di locazione che assorbono mediamente la metà del reddito degli abitanti, contro una media italiana del 32 per cento.

Nella sua analisi Il Sole 24 Ore spiega poi che le performance delle città metropolitane stanno peggiorando: le critiche alle grandi città riguardano in particolare modo gli elevati canoni di locazione e il benessere delle generazioni più giovani.

di: Redazione - 8 Maggio 2023

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