A Milano

Aggredito, spogliato, costretto a prelevare al bancomat: quattro arresti per l’aggressione a un 15enne, tre minorenni

La vittima era uscita con amici, è stato circondato. Gli arrestati tutti portati in carcere, tutti con precedenti. Uno accusato anche di resistenza ai carabinieri per aver impugnato una bottiglia

Cronaca - di Redazione Web

22 Dicembre 2025 alle 16:35

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FOTO DI REPERTORIO
FOTO DI REPERTORIO

Ancora violenza a Milano, la scorsa notte, dove un 15enne è stato aggredito da una banda di ragazzi, costretto a prelevare contanti a uno sportello bancomat, rapinato, privato anche degli indumenti che aveva addosso. Arrestati quattro ragazzi, raggiunti dai Carabinieri, tutti trasportati in carcere. Tre dei quali sono minorenni. Soltanto l’intervento del padre è riuscito ad allertare i militari che sono intervenuti sul posto.

La violenza si è consumata in una traversa di viale Tunisia, in zona corso Buenos Aires. La vittima era uscita con alcuni amici. Ad avvicinarlo un gruppo di ragazzi composto da tre ragazzi e una ragazza, tre minorenni e un maggiorenne, tutti con precedenti. Lo hanno rapinato seduta stante, in pratica lo hanno spogliato: lo hanno minacciato per farsi consegnare il giubbotto, il maglione e le scarpe di marca, il cellulare e il portafogli.

All’interno di quest’ultimo hanno trovato una carta di credito prepagata. A quel punto hanno costretto il ragazzino a recarsi presso uno sportello bancomat e a prelevare i contanti anche se quello sosteneva non ci fosse denaro a disposizione. Lo hanno costretto allora a telefonare al padre. “Se non gli ricarichi la prepagata, lo uccidiamo”, hanno detto all’uomo al telefono. Il padre ha telefonato al 112. I carabinieri arrivati sul posto sono riusciti a raggiungere tutti i componenti della banda che intanto si erano allontanati in direzioni diverse.

Erano un ventenne tunisino, un 16enne marocchino, un 17enne siriano e una ragazza di 15 anni. Arrivavano da Bergamo e provincia. Arrestati per rapina, tentata estorsione e sequestro di persona. Uno è stato anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale per aver minacciato i militari impugnando una bottiglia. Sono stati portati rispettivamente nel carcere di San Vittore e al Beccaria. La vittima, terrorizzata, è stata affidata al padre e non ha avuto bisogno del soccorso sanitario.

22 Dicembre 2025

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