Gli scrutini
Veneto, tutti i consiglieri eletti: l’ex Presidente Zaia re delle preferenze nella vittoria schiacciante di Stefani
49 i membri del Consiglio Regionale. 12 uscenti, sei assessori e 31 neo-eletti. La coalizione più rappresentata risulta essere Lega – Liga Veneta Stefani Presidenti
News - di Redazione Web
Finisce l’era Zaia in Veneto, stravince comunque la Lega. È una vittoria schiacciante quella del neopresidente della Regione Alberto Stefani (Lega) che stacca lo sfidante Giovanni Manildo di oltre 35 punti percentuali, 64,39% a 28,88% dei voti. Il risultato definitivo è stato comunicato su Eligendo che ha diffuso i dati definitivi delle 4.729 sezioni scrutinate. Enorme effetto Luca Zaia sul voto. La Lega resta primo partito, doppiato Fratelli d’Italia. Affluenza al 44%, mai così bassa.
Carroccio al 36,3%, seguito dal Pd con il 17,7% e FdI al 18,7%. Nel centrodestra Forza Italia è al terzo posto con il 5,4%, mentre nel centrosinistra, Alleanza Verdi Sinistra è al 4,6% e il M5S al 2,7% (copertura del 48%). “È stata una campagna elettorale bella, in mezzo alla gente”, ha dichiarato Stefani ringraziando tutti i leader di centrodestra. “Abbiamo mantenuto sempre ferma la correttezza e con uno stile che ha dato risultati significativi”.
- Meloni non salta più e ora teme per le politiche: il Pd dilaga al Sud alle Regionali
- Elezioni regionali in Veneto, larga vittoria per Stefani e la destra col 61%: la Lega doppia Fratelli d’Italia
- Chi è Alberto Stefani, presidente del Veneto: enfant prodige della Lega, è il governatore più giovane in Italia
49 i membri del nuovo Consiglio Regionale. 12 uscenti, sei assessori, 31 neo-eletti. Sei gli assessori confermati. Anche togliendo le preferenze al governatore uscente la Lega ottiene oltre 90mila voti in più del secondo partito del centrodestra. La composizione di genere vede 18 donne, pari al 37% della rappresentanza, e 31 uomini. La coalizione più rappresentata risulta essere Lega – Liga Veneta Stefani Presidenti. 19 gli eletti, dieci in più di Fratelli d’Italia che si ferma a nove. Stesso dato per il Partito Democratico. Tre seggi a Forza Italia, due ad Alleanza Verdi Sinistra, due anche alla formazione indipendentista e no vax Resistere Veneto di Riccardo Szumski. Un seggio al Movimento 5 Stelle, Uniti per Manildo Presidente, Unione di Centro, Liga Veneta e le Civiche Venete per Manildo Presidente.
Spiccano tra gli eletti della Lega i nomi di Luca Zaia, il presidente uscente che aveva provato a ricandidarsi, ha raccolto 203.054 preferenze. “Avere questo risultato per me, al di là dell’elezione, mi apre il cuore perché poi penso che dopo quindici anni e mezzo i cittadini ti vogliono ancora bene”. Ha vinto in sei collegi su sette, facendo il pieno di preferenze nella Marca trevigiana di cui fu presidente della Provincia: 48.253 voti. Soltanto nel bellunese ha avuto la meglio il deputato Dario Bond, nell’unica provincia dove Fdi ha fatto meglio della Lega.
14.483 voti all’ex assessore Elisa De Berti. A Padova entrano Roberto Marcato, già assessore, con 11.500 preferenze, Eleonora Mosco con 8.125 e Giorgia Bedin con 4.283. A Rovigo è confermato l’assessore uscente Cristiano Corazzari con 4.104 voti. Della giunta uscente conquistano il posto in Consiglio anche Francesco Calzavara e Valeria Mantovan. Tra gli aspiranti consiglieri sicuri di un seggio c’è Riccardo Szumski, il candidato ‘free vax’ di Resistere Veneto. Per Forza Italia ce la fa il coordinatore regionale Flavio Tosi.
A Treviso 9.539 a Sonia Brescacin, 8.485 a Paola Roma e 5.418 a Riccardo Barbisan. A Venezia eletti Rosanna Conte, Andrea Tomaello e Roberta Vianello, mentre a Verona, oltre a De Berti, entrano Matteo Pressi con 9.621 preferenze, Stefano Valdegamberi con 8.268 e Filippo Rigo con 6.026. Conferma a Vicenza per l’assessore uscente Manuela Lanzarin con 10.025 voti, Alessia Bevilacqua a 8.425 e Marco Zecchinato a 5.240. Anche alcuni grandi esclusi, fuori dal Consiglio: per esempio la capogruppo del Pd Vanessa Camani. A Padova, per l’opposizione, ce l’ha fatta il vicesindaco del capoluogo Andrea Micalizzi. Per ora non entra nemmeno il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, della Lega. Dei quattro candidati leghisti vicini all’ex generale e vicepresidente Roberto Vannacci per ora entra solo Stefano Valdegamberi, nella circoscrizione di Verona.