Maestra d’asilo su OnlyFans, licenziata Elena Maraga: “Mie foto comprate dal padre di un alunno, con 1.200 euro è faticoso”

Licenziata dopo esser stata sospesa Elena Maraga, la maestra di una scuola per l’infanzia in provincia di Treviso, dopo che lo scorso marzo era stato scoperto dai genitori dei bambini un profilo su OnlyFans della donna. A diffondere la notizia, martedì sera, è stata la stessa donna in diretta alla trasmissione di Radio 24 La Zanzara. Decisione giunta, secondo quanto raccontato dall’insegnante, “per giusta causa per comportamento inappropriato, perché si è incrinato il rapporto di fiducia, lo trovo ingiusto al cento per cento”.

La vicenda era esplosa lo scorso marzo. 29 anni, appassionata di bodybuilding e laureata in Scienze dell’Educazione. I genitori avevano scoperto il profilo OnlyFans arrivandoci tramite Instagram. OnlyFans è la piattaforma fondata nel 2015 che permette di pubblicare contenuti sessualmente espliciti a pagamento. Maraga ha detto di non aver mai accettato nel profilo Instagram privato, dove condivideva i link ai contenuti OnlyFans, i genitori dei suoi alunni. Era scattata una segnalazione alla responsabile delle insegnanti e al dirigente della scuola.

Dettaglio non secondario: la scuola è di ispirazione cristiano cattolica. Maraga si era difesa dicendo di non aver fatto nulla di male e di non aver violato la dimensione morale citata nel suo contratto, di non aver mai compromesso o intaccato la professionalità del suo lavoro. Aveva anche raccontato di aver guadagnato circa 1.400 euro in un mese circa dall’apertura del profilo. Le erano comunque stati sospesi sia l’incarico che lo stipendio.

“Il padre di un mio alunno ha comprato le mie foto e le ha mandate in giro, condividendole sulla chat del calcetto, poi la moglie lo ha scoperto – la versione di Maraga – Mi piaccio, ho fatto della passione per il mio corpo anche una forma di guadagno, non capisco quale sia il problema. Campare con 1.200 euro al mese è faticoso, ecco perché ho aperto OnlyFans. Faccio contenuti hard ma mai sesso in coppia o con altre persone”.

Sul caso era intervenuto anche il ministero dell’Istruzione e del Merito che aveva annunciato l’intenzione di aggiornare il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, l’ultima volta era stato nel luglio del 2023 con l’introduzione di alcune norme e clausole proprio a proposito di social network. Come si legge all’articolo 11-ter “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”. A sua volta, ogni amministrazione può dotarsi di regolamenti – ad esempio: un codice etico – interni.