Le indagini
Il video del 15enne sequestrato a San Giorgio a Cremano: le immagini del rapimento registrate dalle telecamere
L'altro ieri il giovane, figlio di un imprenditore, è stato presto mentre andava a scuola. È stato rilasciato dopo 8 ore. Un 24enne è stato arrestato, è caccia ai complici
Cronaca - di Redazione Web

Un video registrato da un sistema di sorveglianza di San Giorgio a Cremano riprende la fase finale del rapimento del 15enne, prelevato martedì scorso da un sequestratore, poi individuato e fermato dalla Polizia di Stato a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Nelle immagini si vede il 24enne Antonio Pacheco Amaral de Oliveira che trascina di peso il 15enne. Da alcuni fotogrammi si percepisce che solleva il ragazzo che cerca di fare inutilmente resistenza, mentre l’uomo, alto quasi due metri, lo tiene bloccato. Alla fine lo infila di forza in un furgone bianco, che risulterà rubato, prima di partire a tutto gas.
Il video del 15enne sequestrato a San Giorgio a Cremano
In questa fase si intravede anche un uomo che si avvicina, assiste alla scena e poi spaventato fa dietrofront. Il ragazzo verrà liberato qualche ora dopo nell’hinterland a Nord di Napoli mentre il 24enne, appena dopo mezz’ora dopo la messa in sicurezza del giovane, verrà sottoposto a fermo dalla Polizia di Stato, nei pressi di un hotel di Pozzuoli. Erano circa le 8 del mattino dell’altro ieri quando almeno tre persone sono giunte a bordo di quel furgone all’esterno del liceo Silvestri di Portici (località vesuviana in provincia di Napoli). Come mostrato nel filmato, un energumeno col volto coperto e armato di pistola ha aperto la portiera, si è fiondato contro un ragazzo di 15 anni e lo ha trascinato con la forza dentro la vettura.
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15enne rapito a San Giorgio a Cremano: il sequestro e la fuga
All’interno il giovane è stato bendato e le sue mani sono state bloccate. Poi chi era alla guida ha spinto il pedale dell’acceleratore, fuggendo via a gran velocità. Dopo un po’ di tempo il padre della vittima, noto imprenditore organizzatore di eventi e gestore di alcuni locali, ha ricevuto il primo di tanti messaggi: “Dacci un milione e mezzo di euro o non rivedrai più tuo figlio“. Ma la caccia ai rapitori era già iniziata. A dare l’allarme, un barista che aveva assistito alla scena e sentito le urla del giovane. La polizia è stata poi chiamata dai suoi genitori, nonostante i sequestratori li avevano inviati a non farlo. Così gli agenti della squadra mobile, coordinati dalla procura di Napoli, hanno iniziato a indagare e a seguire le tracce dei malviventi.
15enne rapito a San Giorgio a Cremano: cosa sappiamo
Fondamentale l’ausilio dei filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza poste in strada. Nel giro di otto ore, il sequestro lampo dello studente di San Giorgio a Cremano (altra località del Napoletano) era finito. Infatti, verso le 16, i poliziotti – su segnalazione di un cittadino – hanno trovato il ragazzo in un’area di servizio sull’Asse Mediano a Licola, una trentina di chilometri di distanza dal luogo del rapimento. Secondo quanto riportato da La Repubblica il rilascio era stato concordato tra i rapitori e il papà del giovane, a sua volta guidato dalle forze dell’ordine e dall’autorità giudiziaria. Non solo, gli investigatori sono riusciti anche a trarre in arresto uno dei sequestratori: secondo il Corriere del Mezzogiorno, si è trattato – appunto – del 24enne nato in Germania ma residente a San Giorgio a Cremano, Antonio Amaral.
15enne rapito a San Giorgio a Cremano: la richiesta del riscatto e le indagini
Quest’ultimo, in passato, ha lavorato con il padre della vittima. Aspetto che ha fatto emergere un dettaglio: i rapitori conoscevano bene la famiglia che avevano deciso di prendere nel mirino. Soprattutto ne conoscevano la disponibilità economica. Nel frattempo, il 15enne è stato trovato in buone condizioni di salute, nonostante il trauma subito. Eppure, il giovane ha avuto la lucidità di raccontare agli inquirenti i dettagli della tremenda esperienza che aveva vissuto. Grazie alla sua testimonianza è stato identificato e tratto in manette Amiral. Al fermo è poi seguito un blitz nel nascondiglio dove per qualche ora i rapitori hanno tenuto lo studente, un’abitazione nel quartiere Barra, area Est di Napoli. La banda, prima di andarci, aveva anche fatto un cambio di automobile.
15enne rapito a San Giorgio a Cremano: il rilascio
Ora magistrati e forze dell’ordine, tra cui i carabinieri di Torre Annunziata, stanno stringendo il cerchio intorno agli altri due sequestratori. L’accusa per loro è di sequestro di persona a scopo estorsivo, aggravata dal metodo mafioso. Amaral è difeso da un avvocato d’ufficio. La famiglia del 15enne, dal penalista Michele Rullo. Ad oggi gli inquirenti, di cui fanno parte anche pm della Direzione distrettuale antimafia (Dda), stanno continuando a indagare. Lo scopo è quello di chiarire definitivamente dinamica e movente dei fatti. Per quanto ormai, sia l’una che l’altro pare siano quasi del tutto accertati.