Dietro le sbarre
Niko Pandetta: lo sfogo del trapper dal carcere
La denuncia social ripresa da una community dei suoi fan su presunti trattamenti disumani, nonostante le sue condanne non abbiano avute l'aggravante mafiosa. In molti si sono chiesti come il giovane abbia fatto a comunicare sul web
News - di Redazione Web
Niko Pandetta è detenuto nel carcere di Favignana (isola che fa parte delle Egadi, in provincia di Trapani) in Sicilia per una condanna a quattro anni. Le accuse, formulate nell’ambito dell’indagine Double Track, sono state di spaccio di droga ed evasione. Il trapper ha già scontato due anni di pena. In queste ore, Pandetta ha fatto di nuovo parlare di se. Non è chiaro come abbia fatto ma pare che il trapper abbia pubblicato una storia su Instagram, poi cancellata ma ripresa dalla community dei suoi fan.
Niko Pandetta in carcere
Pandetta, sul quale verte anche un’ulteriore condanna ricevuta nel 2022 per la rissa alla Vecchia Dogana, secondo quanto riportato da Qds.it, avrebbe scritto: “Mi trattano come un mafioso. Ogni richiesta sia lavorativa, sia familiare che personale è rigettata in tempi record, sono tenuto in isolamento e trattato come un mafioso senza aver commesso reati di mafia. Non serve nemmeno che io faccia lo sciopero della fame e della sete, perché la situazione non cambia“.
Lo sfogo del trapper
“Ci tempo a precisare che le mie richieste non sono mai di favoritismo o di trattamento diverso dagli altri detenuti quello che ho sempre chiesto è di essere trattato come gli altri“, insomma Pandetta sarebbe vittima di trattamenti disumani e degradanti o quantomeno ingiusti rispetto alla pena che sta scontando. E la sua denuncia è giunta a mezzo social.