Illia Golem, qual è la causa della morte del bodybuilder: dieta, altezza, peso e misure. Chi è la moglie Anna

È deceduto lo scorso 6 settembre ma la notizia, data dalla famiglia al quotidiano bielorusso Onliner, è diventata di dominio pubblico soltanto oggi. È morto Illia Golem, uno dei bodybuilder più famosi al mondo e noto come il ‘Mostro‘ (ma anche il ‘Mutante‘ e la ‘Bestia‘) per la sua struttura fisica. A comunicarlo è stata la moglie Anna. Queste le sue parole: “Ho pregato ogni giorno sperando che si riprendesse. Grazie a tutti per non lasciarmi da sola in questo mondo, tanta gente mi ha offerto supporto e aiuto“. A stroncare la vita di Golem pare sia stato un infarto.

Chi è Illia Golem: dieta, altezza, peso e misure

Alto 180 centimetri e pesante 150 chili, Golem era capace di sollevare 274 chili alla panca piana e 324 chili negli stacchi da terra. Barba folta, capello rasato con accenna di una cresta al centro, corporatura dai muscoli giganteschi e tantissimi tatuaggi: Golem era capace di incutere un pò di timore con il suo aspetto fisico. Il bodybuilder non aveva mai partecipato a competizioni professionistiche ma il sollevamento pesi era la sua passione, la palestra la sua seconda casa. Disciplina che lo aveva reso famoso per la sua dieta ipercalorica. Allenamento e alimentazione senza sgarri, la regola ferrea di Golem che rispettava in modo rigoroso e ossessivo.

Come è morto Illia Golem e chi è la moglie Anna

Ecco cosa mangiava Golem. Colazione: una ciotola da 300 grammi di fiocchi d’avena; prima merenda: 108 pezzi di sushi composti da 1.600 grammi di riso e 800 di salmone; pranzo: 1,3 chili di bistecca di manzo, crepes e gelato; metà pomeriggio: pasta e un piatto di riso e olive; dopo un’ora: pasta con 200 grammi di formaggio; alle 19.30: bistecca da 1,3 chili con 700 grammi di ricotta; alle 21.15: chiusura con 14 pancake grondanti sciroppo d’acero. Aveva raccontato ai suoi oltre 300mila follower: “La mia trasformazione è il risultato di anni di duro allenamento e disciplina, abbinati a una conoscenza della fisiologia dell’esercizio e della nutrizione. La mia missione è quella di infondere nelle persone un’etica del lavoro in modo che possano superare le proprie paure, per migliorare se stessi e chi li circonda“.