La vergogna

Latina, operaio perde un braccio in un macchinario: scaricato fuori casa senza cure

L'uomo di nazionalità indiana è rimasto vittima di uno strumento utile a tagliare il fieno. La Flai Cgil Frosinone-Latina: "Scaricato come un cumulo di rifiuti, fatti che calpestano la dignità, i diritti e la salute delle persone"

Cronaca - di Redazione Web

17 Giugno 2024 alle 20:39

Condividi l'articolo

Latina, operaio perde un braccio in un macchinario: scaricato fuori casa senza cure

Gravissimo incidente sul lavoro oggi pomeriggio in una azienda agricola in provincia di Latina, nei pressi di Borgo Santa Maria, dove un lavoratore di nazionalità indiana addetto al taglio del fieno ha avuto un braccio staccato da un macchinario e riportato altre gravi fratture. All’orrore dell’incidente si aggiunge il fatto che, invece di essere soccorso dai datori di lavoro, è stato scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione“. La denuncia e la notizia del grave episodio è della Flai Cgil, che con la segretaria generale di Frosinone-Latina è accorsa subito sul posto per vedere cosa fosse successo e come aiutare le persone coinvolte: il lavoratore è stato trasportato in eliambulanza a Roma.

Latina, operaio perde un braccio in un macchinario: scaricato fuori casa senza cure

Sono stata contattata da un lavoratore che mi ha inviato la foto di un arto staccato – racconta Hardeep Kaur, segretaria generale Flai Cgil Frosinone-Latinaspiegandomi che si trattava di un incidente avvenuto a un compagno di lavoro, che in condizioni disperate è stato scaricato in strada da un pulmino 9 posti. Non è un film dell’orrore, purtroppo è tutto vero! Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile, qui siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi borghi e contrade li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni“.

17 Giugno 2024

Condividi l'articolo