Bufera in Puglia

Maria Carmen Lorusso e Giacomo Olivieri: la coppia ‘vip’ al centro dell’inchiesta sul Comune di Bari

Le indagini che potrebbero provocare un terremoto politico per l'amministrazione guidata dal sindaco Antonio Decaro. I presunti intrecci tra istituzioni, mafia e imprenditoria: chi sono marito e moglie fulcro del caso e la 'fatwa' del Ministro Piantedosi

Politica - di Redazione Web - 20 Marzo 2024

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Maria Carmen Lorusso e Giacomo Olivieri: la coppia ‘vip’ al centro dell’inchiesta sul Comune di Bari

L’inchiesta da cui nasce la decisione del Viminale di nominare una commissione d’accesso per valutare l’eventuale infiltrazione criminale nell’amministrazione comunale di Bari fa riferimento a un presunto intreccio tra mafia, politica e affari e al tentativo di condizionare il voto alle ultime elezioni Comunali (maggio del 2019) vinte dal centrosinistra, che sosteneva il sindaco uscente Antonio Decaro. Le infiltrazioni avrebbero raggiunto anche la municipalizzata del trasporto urbano barese Amtab, che è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per un anno. Il 26 febbraio scorso le indagini della Direzione distrettuale antimafia hanno portato all’arresto di 130 persone legate ai clan e in particolare all’arresto (ai domiciliari) di una consigliera comunale eletta col centrodestra (e poi passata al centrosinistra), Maria Carmen Lorusso (ai domiciliari), e di suo marito (in carcere), l’avvocato Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale.

Perché il consiglio comunale di Bari rischia lo scioglimento

Olivieri sarebbe stato il motore di accordi con i clan mafiosi Parisi, Montani e Strisciuglio per far eleggere la moglie grazie alla compravendita di voti. Entrambi i coniugi non hanno risposto alle domande del gip dopo gli arresti, ma si sono detti pronti a “chiarire tutto” una volta lette le carte. Nell’ottobre del 2022, dunque quasi un anno e mezzo fa, un’ altra consigliera comunale di Bari, sempre eletta nel centrodestra (lista Di Rella sindaco), Francesca Ferri, era stata arrestata ed è ora a processo con il suo compagno Filippo Dentamaro e l’ex consigliere regionale (imprenditore e presidente del Foggia calcio) Nicola Canonico per presunto voto di scambio sempre in quella tornata elettorale a Bari e nel vicino comune di Valenzano. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Bari e di scambio elettorale politico-mafioso quelle di Valenzano. Tornato all’inchiesta più recente, Lorusso fu effettivamente eletta con la lista ‘Di Rella sindaco‘ (centrodestra).

L’inchiesta sul Comune di Bari

Secondo l’accusa, Olivieri avrebbe versato danaro ad esponenti dei clan mafiosi, promesso posti di lavoro e buoni benzina. Per favorire l’elezione della Lorusso, si sarebbe mosso anche il padre, l’oncologo Vito Lorusso, già indagato per concussione e peculato e nuovamente arrestato in questa inchiesta che avrebbe a sua volta stretto un accordo con Massimo Parisi, fratello del boss ‘Savinuccio‘: in cambio dei voti alla figlia avrebbe curato un nipote del capoclan, poi deceduto. In tandem con Lorusso correva il candidato Michele Nacci (primo dei non eletti della lista ‘Di Rella sindaco‘), che avrebbe legami famigliari con pregiudicati ed esponenti di spicco del clan di Andrea Montani. In cambio di danaro e di un posto di lavoro, anche il clan Strisciuglio si sarebbe mobilitato per Olivieri. Nell’inchiesta sarebbe anche indagata, sempre per voto di scambio, un’assessora regionale del Pd, Anita Maurodinoia. Nella maxi inchiesta sono finiti in carcere presunti affiliati mafiosi, il cantante neomelodico Tommaso Parisi, figlio dell’indiscusso boss barese ‘Savinuccio’ Parisi.

Politica, mafia e affari

Sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria per un anno per infiltrazioni mafiose la municipalizzata del trasporto urbano barese Amtab spa e la Maldarizzi automotive spa, società sulle quali i clan avrebbero esercitato la propria forza criminale ottenendo posti di lavoro. L’indagine ha svelato anche le presunte combine ordinate dai clan sulle partite di calcio Corato-Fortis Altamura (del 30 aprile 2017 e del 7 ottobre 2018). In occasione della conferenza stampa per illustrare l’indagine, il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ci tenne ad escludere il coinvolgimento del sindaco Decaro. “Quando si parla di condizionamento elettorale – sottolineò – si rischia di pensare che tutto sia inquinato. C’è stata una parziale e circoscritta attività di inquinamento del voto all’interno delle comunali su cui l’amministrazione ha saputo rispondere e abbiamo accertato l’insussistenza del coinvolgimento del sindaco Decaro“. Pochi giorni dopo ritornò sul concetto in occasione della firma di un protocollo d’intesa al Comune ringraziando l’amministrazione comunale di Bari per la “grandissima collaborazione data alla Procura per raggiungere importanti risultati sulla legalità. L’amministrazione comunale è stata costante nell’aiutare gli inquirenti a liberare questa città“.

Chi è Maria Carmen Lorusso

Una vita fatta di politica, ville e vacanze esclusive. Così è dipinta in questi giorni la Lorusso che molto di se ha raccontato sui profili social che le appartengono. La donna al centro dell’inchiesta che sta picconando il Comune di Bari ha scritto anche un libro: ‘Lo spread dell’amore: il manuale per trovare l’uomo giusto‘. Suo padre, l’oncologo Vito Lorusso, è stato arrestato ed è al momento detenuto, perché accusato di aver chiesto mazzette ai pazienti. La Lorusso è appunto sposata con Olivieri, la coppi ha due figli minorenni. Entrambi fanno parte del jet set ‘borghese’ del capoluogo pugliese. Ha scritto la Lorusso nella presentazione del suo libro: “Il mio libro si rivolge alle ragazze tra i venti e i trent’anni alla ricerca del principe azzurro, a chi dopo i trent’anni si rende conto di necessità di una stabilità reale, alle amanti che continuamente si domandano se stiano facendo la cosa giusta, alle ex mogli che dovrebbero darsi pace“.

Chi è Giacomo Olivieri

Olivieri, considerato la ‘mente’ dei presunti intrecci finiti nel mirino degli inquirenti, è avvocato ed è detenuto dallo scorso 26 febbraio. L’ex Consigliere regionale della Puglia, è stato intercettato per diverso tempo. Quelle registrazioni, immortalate dalle cimici installate in auto e in casa, avrebbero fornito all’autorità giudiziaria le prove principali sulle quali emettere l’ordinanza di custodia cautelare. Hanno detto di lui i magistrati: “Descrive il suo modo di pensare, di affrontare le relazioni sociali e i rapporti con coloro che, per qualunque motivo, non aderiscano ai suoi desideri. Si è mostrato libero di esprimere i suoi pensieri, carichi di violenza e di disprezzo non solo della legalità, ma anche delle esigenze di cura di un uomo, malato terminale di tumore (il riferimento è al nipote del boss Savinuccio Parisi, morto di cancro nel 2019 e in cura dal  suocero di Olivieri, ndr)“.

20 Marzo 2024

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