Il matrimonio nel 1971

Chi è la moglie di Toto Cutugno: il matrimonio con Carla e il figlio Nico nato da un’altra relazione

Gossip - di Redazione Web

22 Agosto 2023 alle 17:50 - Ultimo agg. 22 Agosto 2023 alle 18:38

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Chi è la moglie di Toto Cutugno: il matrimonio con Carla e il figlio Nico nato da un’altra relazione

Se n’è andato a 80 anni, oggi pomeriggio, all’ospedale San Raffaele di Milano. Dopo tantissime canzoni scritte e cantate: Toto Cotugno ne ha scritte tantissime d’amore. Lo sa bene la moglie Carla, una vita insieme a partire dagli anni Settanta, un rapporto vissuto nella privacy considerato il carattere di lei poco incline alle luci del mondo dello spettacolo. Un rapporto lunghissimo, anche difficile, complicato. Lo aveva raccontato lo stesso cantante.

Con Carla si era sposato nel 1971. La coppia non ha mai avuto figli. Lui però un figlio lo aveva avuto, da una relazione extraconiugale. “Carla poteva cacciarmi di casa e invece non lo ha fatto. Al contrario, la prima cosa che mi disse fu di riconoscere mio figlio e dargli il mio cognome. Nico Cutugno oggi ha 28 anni, è laureato in Economia ed è uno di quei tanti bravi ragazzi italiani sui quali il nostro Paese dovrebbe puntare”, aveva raccontato l’artista in un’intervista a Il Corriere della Sera nel 2018.

Era nato Salvatore a Fosdinovo, in provincia di Massa Carrara. Padre Domenico, di Barcellona Pozzo di Gotto, sottufficiale della Marina in servizio a La Spezia. Madre Olga, toscana. Una sorella più grande, Anna, che morì a sette anni soffocata dagli gnocchi andati di traverso. Salvatore aveva cinque anni. Un fratello ammalato di meningite, un’altra sorella Rosanna, malata di cuore. Si avvicinò alla musica grazie alla passione del padre, che suonava la tromba. Cominciò con il tamburo in una banda a La Spezia dove suonava Domenico.

I primi passi li fece proprio in gruppi rock and roll come batterista, cominciò da solista e compose sigle per la televisione. Partecipò 15 volte al Festival di Sanremo, vinse una volta nel 1980 con Solo noi. È arrivato secondo sei volte, nel 1990 cantò all’Ariston con Ray Charles. È stato anche conduttore per la televisione e coach per la trasmissione “Ora o mai più”. Era amatissimo nell’Europa dell’Est. In Russia e in Ucraina, Albania, Polonia, Georgia, Azerbaigian, Kazakhstan. Dopo l’invasione da parte della Russia è stato accusato da alcuni parlamentari ucraini di essere filo-russo.

Più di trecento canzoni composte, la vittoria all’Eurofestival del 1990 a Zagabria, con Insieme 1992. Ha scritto per artisti italiani come Adriano Celentano, Fausto Leali, I Ricchi e Poveri e internazionali come Johnny Hallyday, Dalida, Miguel Bosé e Luis Miguel. Nel 2007 aveva scoperto un tumore alla prostata che si era esteso fino ai reni e per il quale era stato in cura proprio nell’Irccs milanese.  A consigliargli di farsi visitare l’amico e collega Al Bano Carrisi. Si era ripreso, aveva ricominciato a fare concerti.

Era il 1993 quando scriveva L’Italiano, trent’anni fa. Un ritornello che ha fatto il giro del mondo, scritto in Canada, a Toronto. Dopo un concerto davanti a 3.500 persone. “A un certo punto realizzai che quei 7.000 occhi che mi guardavano erano tutti occhi di italiani. Pensai: scriverò una canzone per questa gente”, raccontò in un’intervista a Il Corriere della Sera. La scrisse nel ristorante italiano “Mamma Rosa”, voleva chiamarla Con quegli occhi di italiano, chiese a Popi Minellono di scrivere il testo. Quella canzone la offrirono ad Adriano Celentano che invece rifiutò. La portò lui stesso a Sanremo, arrivò quarta ma prima nel voto popolare.

22 Agosto 2023

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