A Stoccolma
Fuoco al Corano davanti alla Moschea, alta tensione in Svezia dopo l’ok del Tribunale: “Non è reato”
Salwan Momika vuole che il testo sacro venga bandito perché "un pericolo per le leggi democratiche e per i valori svedesi e umani". Alta tensione a Stoccolma
Esteri - di Antonio Lamorte

Un uomo ha ricevuto l’autorizzazione per dare fuoco a una copia del Corano, il testo sacro dell’Islam, davanti alla principale moschea di Stoccolma. Il permesso è stato concesso dalla polizia svedese questa mattina. Quella che viene definita una protesta è prevista oggi alle 13:30, all’inizio della tre giorni di festa musulmana Eid al-Adha, la festa del sacrificio. La tensione è alta, nonostante il pronunciamento di un tribunale si temono ritorsioni terroristiche.
La richiesta era stata inoltrata a febbraio da Salwan Momika, 37 anni, un uomo di origine irachena residente in Svezia con lo status di richiedente asilo. La richiesta era stata inizialmente respinta per i rischi legati alla sicurezza che avrebbe potuto provocare. Com’era successo lo scorso gennaio quando un attivista di estrema destra, Rasmus Paludan, xenofobo accusato di essere finanziato da un fiancheggiatore del canale di propaganda Russia Today. Paludan aveva bruciato una copia del testo sacro nei pressi dell’ambasciata turca di Stoccolma.
Quel gesto aveva suscitato reazioni da parte di tutto il mondo musulmano. Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva minacciato lo stop all’ingresso della Svezia nella NATO e l’unità anti-terrorismo della polizia di sicurezza aveva riportato che vari appelli internazionali a commettere reati in Svezia erano stati lanciati dopo quel gesto. Due settimane fa un tribunale svedese aveva annullato la decisione della polizia dopo il ricorso di Momika ritenendo che i rischi della sicurezza non fossero tali da impedire il diritto di bruciare il libro sacro in uno spazio pubblico.
“I rischi per la sicurezza e le conseguenze che l’autorità può vedere connesse a un rogo del Corano non sono di natura tale da poter essere, secondo la normativa vigente, la base per una decisione di rigetto una domanda per un incontro pubblico”. Per l’uomo il Corano rappresenterebbe “un pericolo per le leggi democratiche e per i valori svedesi e umani”. È arrivato a chiedere di mettere al bando il testo in Svezia.
Per la polizia abbia deciso per il via libera, la tensione è molto alta in queste ore. La presenza degli agenti in ogni strada è stata rinforzata. E in particolare davanti alla moschea dove verrà inscenato il rogo simbolico. Non sono esclusi disordini e incidenti. Il primo ministro Ulf Kristersson ha disapprovato questo genere di azioni pur riconoscendo la responsabilità della polizia nel via libera.
AGGIORNAMENTO: La polizia di Stoccolma ha diffuso un comunicato in cui si legge che Salwan Momika è stato denunciato per istigazione all’odio nei confronti dei musulmani e per l’incendio delle pagine del Corano. L’iniziativa, nonostante fosse stata autorizzava, violava infatti una norma del municipio di Stoccolma che proibisce di accendere fuochi in pubblico.