Dopo 8 mesi la svolta
Abbandonarono il figlio appena nato in un terreno agricolo, arrestati i genitori: hanno 16 e 19 anni
Cronaca - di Redazione
Solo la fortuna, ovvero la presenza dei proprietari di quel terreno agricolo in contrada Sciarrotta a Paceco, comune della provincia di Trapani, evitò un drammatico infanticidio.
Otto mesi dopo averlo abbandonato avvolto in una coperta in quell’appezzamento, i genitori di un bambino nato poche ore prima sono stati arrestati dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trapani e della Stazione di Paceco.
La coppia, di 16 e 19 anni, è accusata di tentato omicidio in concorso nell’ambito dell’indagine coordinata dalle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Trapani e per i Minorenni di Palermo.
La notizia scosse l’intera comunità della provincia trapanese, suscitando scalpore a livello nazionale. A ritrovare il piccolo Francesco Alberto avvolto in una coperta, lo scorso 4 ottobre 2022, erano stati i proprietari di un terreno poco distante dal luogo dell’abbandono, attratti dai vagiti del bimbo.
Da quel momento i carabinieri di Trapani avevano avviato le indagini iper risalire agli autori dell’abbandono e del tentato omicidio. Dopo ore e ore trascorse a visionare le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, ascoltare i residenti della zona e a compiere accertamenti presso ospedali, pronto soccorso, consultori provinciali, medici di base, guardie mediche, nonché presso gli istituti scolastici della provincia per acquisire ogni possibile elemento utile alle indagini, si è giunti finalmente ad una svolta.
Il cerchio si è stretto attorno ai due giovanissimi genitori: in particolare le attenzioni si sono concentrate inizialmente su una minore che già da diversi giorni non frequentava le lezioni a scuola.
La conferma si è poi avuta dall’esame del Dna svolto dai Carabinieri del Ris di Messina che ha dato esito positivo. Quello estratto dalla placenta e quello acquisito dai campioni biologici della giovane erano perfettamente sovrapponibili, con una probabilità che i carabinieri del Ris definiscono “di un milione di miliardi rispetto l’opzione contraria”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la ragazza avrebbe organizzato di compiere l’insano gesto insieme al giovane fidanzato. In particolare i due, dopo aver nascosto a familiari e amici la gravidanza, avrebbero deciso insieme di liberarsi del neonato. La notte del parto lo avrebbero così abbandonato in un terreno, con la piena consapevolezza, secondo quanto ricostruito dai magistrati, “di esporre il loro figlio non soltanto ad astratti ed eventuali pericoli conseguenti al suo stato di incapacità di difesa, bensì al rischio di una morte pressoché certa, evitata per fattori del tutto indipendenti dalla loro volontà”.
Alla luce del grave quadro indiziario, su disposizione delle competenti autorità giudiziarie, i due sono stati quindi arrestati con l’accusa di tentato omicidio. La minore è stata ristretta presso un istituto penale per i minorenni mentre il giovane presso la Casa Circondariale di Trapani.