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Caro Papa Leone, libera la Chiesa dalla guerra: chiedi a tutti i cristiani di disarmarsi e di lasciare gli eserciti

Foto Vatican Media/LaPresse

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Caro Papa Leone XIV, domenica 3 agosto, davanti a un milione di giovani di tutto il mondo e forse miliardi persone collegate abbiamo ascoltato il Vangelo di Luca “uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Un Vangelo collegato al libro di Qoelet che ci ricordava “vanità delle vanità: tutto è vanità.” E alla lettera ai Corinzi: “Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù… dove è Cristo, seduto alla destra di Dio non a quelle della terra.”

Il messaggio di Gesù è chiaro: quando ci sono conflitti legati alla proprietà, alla ricchezza materiale, per evitare che il conflitto diventi armato, non serve la diplomazia, la mediazione. Gesù non è venuto a mediare per ottenere il male minore, ma a insegnare che serve un cuore nuovo non attaccato alle cose della terra, smettere di pensare che la nostra vita dipenda dalle ricchezze “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. È stata la sua prima tentazione vinta. L’unico modo per evitare di trasformare un normale conflitto, in conflitto armato cioè guerra, è quello di praticare la vera giustizia nei rapporti tra gli uomini, cioè la fraternità, l’uguaglianza, la condivisione dei beni materiali, la carità di Dio, quella che ci porta a “condividere la gioia del Regno… a lavorare con impegno in questo mondo, affinché, liberi da ogni cupidigia, ricerchiamo il vero bene della sapienza.”… è quello che i credenti di tutto il mondo hanno chiesto nella Colletta di quella domenica. Lo aveva capito bene l’Apostolo Giacomo e con lui tutta la Chiesa primitiva: “Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” Giac. 4,1-4.

Lo hanno capito tutti i Papi del secolo scorso e di quello presente, e anche tu che riprendi il loro pensiero “Cari fratelli e sorelle, il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall’Ucraina, dall’Iran, da Israele, da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra! Anzi, bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati. In realtà, poiché nella guerra odierna «si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua atrocità minaccia di condurre i combattenti a una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati» (Conc. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 79). Pertanto, in nome della dignità umana e del diritto internazionale, ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: la guerra è sempre una sconfitta! E con Pio XII: «Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra». “La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere, perché non risolvono i problemi ma li aumentano; perché passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime”… “Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace. I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!”.

Caro Papa Leone, ti rendi conto che lo strazio che provi tu è dovuto anche a uomini che si dicono cristiani? Siamo noi cristiani cattolici, protestanti, ortodossi, anglicani i maggiori produttori di armi, coloro che hanno eserciti potenti capaci di sottomettere chiunque. Noi cristiani, noi Chiesa, siamo armati fino ai denti, anche in Vaticano ci sono mitra fiammanti pronti a essere usati. In Italia la Chiesa è parte integrante dell’esercito nazionale, c’è una Diocesi militare, composta da fedeli in armi, con il loro Vescovo, i presbiteri, i seminari per formare cappellani militari che assistono i fedeli in armi, uomini e donne che avendo scelto di essere militari si “esercitano tutta la vita ad uccidere ed uccidere bene”, perché questo è il ruolo di ogni soldato, questo è quello che deve saper fare ogni militare, questa è la natura delle armi: uccidere, distruggere, annientare… e, a che scopo? Difendere gli interessi e il prestigio della propria nazione, difendere confini che Dio non ha messo, difendere ricchezze spesso ingiuste. Se vuoi essere credibile, se vuoi che i credenti siano credibili, siano segni e strumenti di pace, operatori di pace, se vuoi che la Chiesa oggi sia come un sacramento “segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (Questa è la vera Pace portata da Gesù) chiedi con forza ai credenti di disarmarsi, uscire dagli eserciti, non aver niente a che fare con coloro che rifiutano la Pace Vera, Gesù. Chi usa le armi non può far parte della Chiesa, il Corpo di Gesù. Gesù non ha mani che sparano, piedi che calpestano, schiacciano, bocca che insulta, disprezza, dice bugie, menzogne, occhi pieni di avidità, cuore duro, insensibile, gelido che sopporta ogni atrocità… mente distorta, capace di giustificare l’assurdo, elaborare progetti di distruzione, armi letali…

Il Corpo di Gesù è puro e chiede ai suoi discepoli di essere miti e umili di cuore, di amare Lui e per Lui lasciare tutti i propri averi. Smettila di rivolgerti ai potenti della Terra che seguono la logica del mondo, la logica del denaro, degli interessi economici, del potere e del dominio sugli altri ritenendosi migliori, civili, democratici, religiosi… loro la guerra la faranno sempre, perché la guerra è un affare, è l’occasione per essere grandi, dominatori… Tu non sei il loro Pastore, Gesù non pasce ladri e briganti che rubano, uccidono e distruggono, Lui non pasce lupi rapaci ma solo agnelli. Tu sei stato chiamato a pascere il piccolo gregge di Gesù, per riunire i credenti, nutrirli con la Parola di Dio e i Sacramenti… perché con la loro Carità, con una vita umile e mite, giusta, indichino al Mondo la via della Pace, quella che loro posseggono, vivono e desiderano portare a tutti. Sembra quasi che, con i vostri appelli, voi Papi date così importanza ai governanti da far dipendere dalle loro leggi il bene della Chiesa e del mondo. La Chiesa dipende dal mondo? Se il mondo è in guerra anche noi siamo in guerra? Noi dipendiamo solo da Dio, siamo liberi, se le Nazioni si fanno guerra noi viviamo in pace. “La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero” Atti 9,31.

I Cristiani sono tutti membra del Corpo di Cristo, come possono farsi la guerra tra loro? Eppure questa è la realtà: sono cristiani sia Russi che Ucraini, sono cristiani i Nord Americani e gli Europei della Nato che hanno scatenato guerre in Vietnam, Iraq, Iran, Afghanistan, Libia, Serbia… e soprattutto Siria, dove per abbattere un governo non gradito, non allineato dopo aver provocato con la guerra un milione di vittime e 12 milioni di profughi, ha ridotto in miseria una popolazione intera, un Paese che fino a 2011 era il più “civile” del Medio Oriente, un Paese mosaico di culture, lo abbiamo ridotto a un cumulo di macerie, con estremisti islamici, creati e finanziati oltre che dall’Arabia Saudita e dal Qatar, anche dall’Occidente cristiano. Il Medio Oriente si sta svuotando della presenza dei cristiani costretti alla diaspora non dai musulmani ma dai cristiani stessi e dagli ebrei, sì, perché paradossalmente in Siria abbiamo finalmente raggiunto l’unità delle tre grandi religioni monoteiste, “unite a fare affari, ad occupare terre altrui, a fare la guerra. Sì, in Siria gli Usa e la Nato hanno occupato il Nord Est, con i giacimenti petroliferi e la produzione di grano e cereali e tutte le ricchezze che ruotano attorno al grande fiume Eufrate… privando il resto del paese delle sue ricchezze, riducendolo alla fame, al freddo, alla disperazione attraverso il terrorismo Isis, Al Nusra… Abbiamo fatto una terribile guerra per procura e con le sanzioni fatto morire di fame tanta gente… i Turchi, musulmani, hanno occupato il Nord e Nord Ovest della Siria, hanno fatto entrare terroristi da tutto il mondo per abbattere Assad e il suo regime, e noi cristiani d’accordo con loro… gli Ebrei che noi sosteniamo anche nel genocidio di Gaza, occupano il Golan, l’Ermon, sono arrivati vicino a Damasco, ebrei che per anni hanno sempre bombardato il territorio siriano…e noi cristiani d’accordo con loro”.

Tutto questo i cristiani lo hanno fatto e continuano a farlo perché la Chiesa che si dice portatrice di pace, con i suoi Papi condanna le guerre, tutte le guerre, prega e fa pregare per la pace, in realtà da secoli sta tradendo il Vangelo e non è credibile perché insegna la dottrina della guerra giusta… per legittima difesa…. Non sperare nei potenti. Non illudere i popoli facendo credere che la pace è possibile continuando ad armarsi. A chi ancora crede nella pace basata sulla forza delle armi dovremmo solo dire: “Convertitevi. Credete al Vangelo”. “Se non vi convertite farete tutti la stessa fine…quella dei Galilei zeloti morti sgozzati nel tempio, quella dei Giudei schiacciati dalla Torre di Siloe…(Lc 13) delle migliaia di persone diventate polvere nel crollo delle Torri Gemelle; quella di Sodoma e Gomorra… di Gerusalemme e del suo Tempio…di Hiroshima e Nagasaki, dei 60 e più milioni morti nella seconda guerra mondiale, del genocidio degli ebrei, degli innumerevoli massacri compiuti in Africa e nel Medio Oriente”. Con i Potenti non dobbiamo usare la diplomazia, ma solo l’invito alla conversione, dicendo loro: “Guai a voi ricchi…guai a voi che siete sazi, guai a voi… per voi non c’è nessuna speranza se non vi convertite. E se non si convertono vanno messi fuori dalla Chiesa. La Chiesa non può tenere al suo interno criminali… “Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!” 1 Cor. 5, 7-8.

Caro Papa, se davvero ti fa tanto soffrire la guerra, se provi tanto dolore per le sofferenze dei paesi in guerra, smettila di fare appelli alla pace, cambia piuttosto il Catechismo della Chiesa cattolica. Come puoi sopportare quello che è scritto nel C.C.C.C. 483. (C.C. 2307-2310)? Quando è moralmente consentito l’uso della forza militare? “L’uso della forza militare è moralmente giustificato dalla presenza contemporanea delle seguenti condizioni: certezza di un durevole e grave danno subito; inefficacia di ogni alternativa pacifica; fondate possibilità di successo; assenza di mali peggiori, considerata l’odierna potenza dei mezzi di distruzione”. A questo insegnamento, nascosto ai più, con la scusa della legittima difesa, si appellano tutti coloro che fanno la guerra: perfino Padre Dall’Oglio uomo di pace, di dialogo tra Islam e cristianesimo, ha invocato l’intervento armato in Siria, ha definito moralmente giustificato l’uso delle armi chimiche se i ribelli fossero riusciti a impossessarsene. I nostri governanti, soprattutto quelli che si dicono cristiani e difendono i valori della fede invocano la necessità di armarsi, spendere miliardi in armamenti… in nome della legittima difesa, osservando il Catechismo della Chiesa cattolica, anche i tuoi insegnamenti, non certo i miei, che pure mi sento membro del Corpo di Cristo, ma sofferente, triste nel dover costatare che tanti membri di questo Corpo sono nemici della Croce di Gesù, anticristi “di fatto ora molti anticristi sono apparsi”.

Smettila di pregare e far pregare per la pace se prima tu con tutta la Chiesa, comunità di credenti, Corpo di Cristo non ti sei disarmato, chiesto perdono, perdonato, riconciliato, messo d’accordo, abbattuto in te stesso il muro che divide: l’inimicizia. Lo ha richiesto Gesù, lo ha fatto Lui. La pace precede la preghiera, non ha senso pregare con le armi in mano. “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui…” Mt. 5,23. Quanti nel mondo ce l’hanno con l’Occidente cristiano che ha colonizzato, sfruttato, oppresso, spogliato, impoverito, rubato risorse, beni materiali…e continua a farlo usando la forza delle armi? Lo chiedo a te, che, se anche personalmente fossi l’uomo più mite e disarmato del mondo, fai parte e sei a capo di una Chiesa i cui membri fanno la guerra, e si sentono dalla parte giusta del mondo. .

I Credenti pregano per la pace, ma la ottengono solo se si accostano a Dio disarmati, una preghiera bellissima ispirata dai monaci martiri di Tibhirine dice: “Disarmali, Signore dandoci, se necessario, poiché è necessario, di adottare tutti i mezzi utili per proteggere gli innocenti con determinazione. Ma senza odio. Disarma anche noi, Signore: in Francia, in Occidente, senza ovviamente giustificare il circolo vizioso della vendetta”. “Signore disarmali, Signore disarmaci” è l’unica preghiera che riesco a recitare… “Se davvero vuoi la pace rivolgiti ai credenti chiedendo loro di disarmarsi, di rifiutare ogni forma di violenza, chiedi di vivere la vita con sobrietà, giustizia e pietà…. di cercare le cose di lassù e non quelle della terra, la giustizia, la fraternità, la mitezza, la benevolenza… chiedi ai credenti di essere agnelli in mezzo ai lupi, così Gesù ha inviato Apostoli e Discepoli, poveri, umili, miti: agnelli, senza denaro, senza ricchezze da portarsi dietro, senza strumenti potenti solo con la forza dello Spirito… Solo così, quando la porta stretta del Regno sarà chiusa (Lc 6) noi già entrati perché operatori di pace ci sentiremo dire: Venite benedetti del Padre mio perché…” Se invece non siamo entrati per la porta stretta, su questa terra abbiamo preferito quella larga e spaziosa dei potenti e sapienti di questo mondo, rimasti fuori dalle logiche del Regno ci sentiremo dire “non vi conosco… operatori di iniquità”. Se vuoi essere credibile, e lo sia anche la Chiesa, se vuoi davvero la Pace, come primo passo, senza nessun cedimento elimina dal catechismo tutto ciò che giustifica la guerra e la partecipazione dei cristiani alla guerra. Non si può essere discepoli dell’Agnello di Dio con le armi in mano, lupi travestiti da pecore, non si può celebrare l’Eucarestia, la Comunione, il Dono supremo della vita e la risurrezione mentre partecipiamo allo spargimento di sangue, alla morte di tanti fratelli.

Da parte mia, prete “fuori-uso” dopo 50 anni di ministero sacerdotale in Diocesi, servo inutile perché senza una comunità di riferimento dove vivere la fede insieme ai fratelli ed esercitare il ministero, avendo dato le dimissioni da parroco per l’età e per motivi di salute (ho 75 anni e un tumore da curare…) come segno ho scelto di rinunciare a far parte dell’Istituto Sost. Clero e ricevere soldi senza avere un incarico pastorale dentro la Chiesa, prendere soldi senza far nulla, senza essere utile… Ho smesso di presiedere l’Eucarestia, fonte e culmine della vita della comunità cristiana, perché non ho una comunità con cui condividere la fede, la speranza, l’amore fraterno, un gregge da pascere, dove svolgere il mio ministero di presbitero. Sembra che ai nostri Vescovi interessi solo che ogni parrocchia abbia il suo parroco “burocrate”, non interessi costruire comunità di fede, che vivono nell’amore vicendevole, che annunciano il Vangelo con l’esempio di una vita nuova, l’amore di Dio, una vita sobria, giusta, ricca di pietà, compassione, benevolenza, priva di ogni forma di crudeltà e violenza… Non interessa che un prete anziano possa affrontare la vecchiaia e la morte all’interno della comunità con cui ha vissuto, creduto, sperato e amato. Ho smesso di presiedere l’Eucarestia anche e soprattutto per mancanza di comunione con la Chiesa che sostiene e insegna la dottrina della guerra giusta. Da giovane ho praticato l’obiezione di coscienza al servizio militare, facendo il “Servizio civile” per due anni in Brasile, come Diacono, in un progetto di Cooperazione Missionaria tra Diocesi.

Da Prete adulto ho praticato l’obiezione fiscale alle spese militari, ho subito un pignoramento, un processo amministrativo, il fermo della mia automobile (ganasce fiscali) per tre mesi. Ora da vecchio rinuncio a uno stipendio che ritengo ingiusto e a presiedere l’Eucarestia Sono solo segni, ma in linea con il tuo desiderio “Una pace disarmata e disarmante” e il desiderio di Papa FrancescoUna Chiesa povera e per i poveri.”. A me, servo inutile, il Signore suggerisce questo. A te e tutta la Chiesa, Corpo di Cristo, sono certo che il Signore chieda di essere servi fedeli, di compiere la sua volontà: annunciare il Vangelo con umiltà e fervore, con povertà e mitezza, con sincerità e senza secondi fini, di essere la sua sposa pura e senza macchia…di essere oggi miti e umili di cuore e quindi disarmati, “… di illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano… Le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo”. (Lumen gentium 1)… “partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo” Ef. 3,6. Non rendere vano il tuo proposito di “una pace disarmata e disarmante”… comincia a realizzarlo dove puoi e dove hai “potere”, dalla Chiesa, dal piccolo gregge che il Signore ti ha affidato… lascia perdere il mondo e i suoi governanti, non sono loro che cambieranno il mondo… segui fedelmente Gesù e chiedi ai credenti di non aver paura di vivere come agnelli in mezzo ai lupi… “Nessuno pensi che questi comandamenti non si possano praticare. Cristo conosce meglio di ogni altro la natura delle cose. Sa bene che la violenza non si arrende alla violenza, ma alla mansuetudine” (San Giovanni Crisostomo, vescovo).