Vuoi entrare negli Stati Uniti? Preparati a mostrare gli ultimi cinque anni della tua vita sui social media, da Facebook a X, passando per Instagram e TikTok.
È una delle più significative novità che si applicheranno nel prossimo futuro, probabilmente a partire dal secondo trimestre del 2026, nella documentazione per l’ingresso nel Paese.
Le modifiche riguardano i 42 Paesi, Italia compresa, i cui cittadini possono soggiornare negli Stati Uniti fino a 90 giorni senza un visto ma tramite l’ESTA, l’Electronic System for Travel Authorization da compilare in fase pre-viaggio.
Stando ad un avviso pubblicato mercoledì dal Dipartimento della Sicurezza interna, chi è interessato all’ingresso negli Stati Uniti nell’ambito del programma di esenzione del visto previsto dall’ESTA dovrà aggiungere ulteriori informazioni come “elemento obbligatorio”. Il Dipartimento di Stato ha inoltre chiesto ai funzionari consolari di monitorare eventuali “segnali di ostilità” verso gli Stati Uniti nei contenuti social degli aspiranti visitatori.
Ad oggi per ottenere l’ESTA i richiedenti provenienti dai 42 Paesi con esenzione dal visto devono pagare 40 dollari e fornire queste informazioni: dati anagrafici, indirizzo di casa, numero di telefono, informazioni di un contatto di emergenza e un indirizzo email. I propri account social, oggi da fornire solo su base volontaria, diventeranno obbligatori.
Non sarebbe però l’unica novità. La CBP, Customs and Border Protection statunitense, ha segnalato altre proposte per modificare in senso più restrittivo il processo di richiesta dell’ESTA. Come spiega Leonard Berberi sul Corriere della Sera, nell’elenco vi sono: numeri di telefono utilizzati dal richiedente negli ultimi cinque anni; indirizzi e-mail utilizzati dal richiedente negli ultimi dieci anni; indirizzi IP e metadati provenienti da foto inviate elettronicamente; nomi dei familiari (genitori, coniuge, fratelli/sorelle, figli) e relative date e luoghi di nascita; numeri di telefono dei familiari utilizzati negli ultimi cinque anni; residenze dei familiari; dati biometrici: volto, impronte digitali, Dna e iride; numeri di telefono aziendali utilizzati dal richiedente negli ultimi cinque anni; indirizzi email aziendali utilizzati dal richiedente negli ultimi dieci anni.
Quanto ai tempi di introduzione di queste novità, la polizia di frontiera potrebbe introdurle gradualmente nelle settimane e nei mesi successivi alla data del 9 febbraio 2026, l’ultimo giorno utile per inviare le proposte di modifica.