I ministri europei dell’Interno e della Giustizia hanno approvato il nuovo regolamento che rende molto molto semplici i rimpatri dei migranti ai quali non si vuole concedere asilo politico. Qualche giorno fa la commissione “Libe” del Parlamento europeo aveva approvato misure analoghe basandosi su una maggioranza costituita dai popolari e dai gruppi della destra xenofoba.
Una volta si sarebbe detto un’alleanza “clerico-fascista” ma oggi questo termine non ha più senso, perché il Vaticano è schierato su posizioni del tutto opposte, democratiche e di accoglienza. Quindi si può parlare semplicemente di maggioranza fascista. Le nuove misure prevedono un aumento dei paesi cosiddetti sicuri, e tra i nuovi sicuri c’è anche la Tunisia, dove i diritti umani sono spazzatura. E autorizzano la deportazione dei profughi in paesi terzi. Una specie di Cayenna, ma per spedire alla Cajenna serviva una sentenza della magistratura. Diciamo che all’epoca c’era più rispetto per il diritto.
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Il Consiglio dei ministri europei dell’Interno e della Giustizia invece ha votato la misura con l’opposizione – che non è stata sufficiente – di tutti i paesi mediterranei esclusa, naturalmente, l’Italia, schierata con l’estrema destra. Hanno votato contro Portogallo, Spagna, Francia e Grecia. Ora la battaglia si sposta nelle sedute plenarie del Parlamento. Dove lo scontro sarà molto aspro. I socialisti e le sinistra sono isolati. I barbari sembrano poter prevalere.