Le indagini anticorruzione in Ucraina della Nabu e della Sapo, l’Ufficio nazionale anticorruzione e la Procura specializzata anticorruzione, continuano ad allargarsi e soprattutto a sfiorare il presidente Volodymyr Zelensky.
All’alba di venerdì è stata perquisita la residenza del capo dell’Ufficio presidenziale Andriy Yermak, fedelissimo di Zelensky.
La notizia è stata confermata ufficialmente dalla Nabu dopo che il quotidiano Ukrainska Pravda aveva documentato l’ingresso di una decina agenti nel distretto governativo di Kiev.
Il blitz di questa mattina ha sullo sfondo l’inchiesta Midas che aveva già portato nelle scorse settimane alle dimissioni del ministro della Giustizia Herman Halushchenko e dell’Energia Svitlana Hrynchuk.
Indagini che riguardano un presunto sistema corruttivo nel settore energetico ed in particolare ai contratti assegnati dietro mazzette dal principale fornitore di energia nucleare del Paese, Energoatom. Fascicolo che ha portato già all’arresto di cinque persone e alla fuga all’estero di due imprenditori: uno di questi è Tymur Mindich, stretto alleato di Zelensky e comproprietario dello studio di produzione Kvartal 95, fondato da Zelensky quando era un attore comico di successo prima della discesa in politica. Sia Mindich che Oleksandr Tsukerman, altro uomo d’affari coinvolti nello scandalo, sono fuggiti all’estero e sono attualmente latitanti.
Proprio un’indagine sulle attività di Mindich, secondo il Kyiv Independent, sarebbe stata tra i motivi che a luglio scorso hanno portato il governo a tentare di eliminare l’indipendenza della Nabu e porre l’Autorità anticorruzione sotto il diretto controllo della presidenza della Repubblica (tramite il procuratore generale, nominato da Zelensky).
Pur non venendo toccato dalle prima fase delle indagini, già nelle scorse settimane i parlamentari ucraini, anche quelli vicini al presidente Zelensky, avevano chiesto al presidente di allontanare Yermak, che di fatto dopo lo stesso Zelensky è l’uomo più potente nel Paese.
La resistenza al suo posto di capo dello staff per Yermak è durata una giornata. Nel pomeriggio è stato proprio il presidente Volodymyr Zelensky a dare l’annuncio delle dimissioni del suo braccio destro, l’uomo che ha seguito le trattative più delicate con gli Stati Uniti.
“Sono grato ad Andriy per aver tenuto l’Ucraina nella posizione in cui doveva essere. È stata una posizione patriottica, ma non voglio che ci siano pettegolezzi o speculazioni”, la dichiarazioni del leader ucraino.