X

Sarkozy, altra condanna definitiva per l’ex presidente francese: non tornerà in carcere, per lui ipotesi braccialetto elettronico

Sarkozy, altra condanna definitiva per l’ex presidente francese: non tornerà in carcere, per lui ipotesi braccialetto elettronico

Poco più di due settimane dopo la sua scarcerazione, per Nicolas Sarkozy arrivano nuovamente brutte notizie sul fronte giudiziario. L’ex presidente francese si è visto respingere dalla Corte di Cassazione il ricorso contro la sua condanna per il caso Bygmalion, accogliendo la linea dall’avvocato generale dello Stato: così la sentenza nei confronti dell’ex leader della destra gollista diventa definitiva.

In un comunicato la Corte di Cassazione sottolinea di aver confermato la sentenza della Corte di Appello “che ha condannato il candidato alle elezioni presidenziali (Nicolas Sarkozy nel 2012, ndr), il suo direttore di campagna e due direttori del partito politico che lo sosteneva, per finanziamento illegale della campagna elettorale”.

Sarkozy non dovrebbe rientrare in carcere, dove è stato recluso per tre settimane nella prigione di La Santé a Parigi per la condanna in primo grado a 5 anni di reclusione in primo grado per la vicenda dei presunti finanziamenti libici per la campagna presidenziale del 2007. Probabilmente Sarkozy sarà però costretto a portare il braccialetto elettronico.

La condanna definitiva riguarda fatti relativi alla seconda campagna elettorale di Sarkozy, quella terminata nel 2012 con la sconfitta contro il candidato socialista François Hollande. Secondo la tesi dei magistrati Sarkozy e i suoi stretti collaboratori avevano speso durante quella campagna oltre 40 milioni di euro, mentre l’importo massimo consentito dalla legge francese si fermava a 22,5 milioni. Per aggirare l’ostacolo venne organizzato un sistema di fatture false con la società di comunicazione politica Bygmalion e una sua filiale: quest’ultima aveva poi fatturato al partito della destra gollista Ump (oggi Les Républicains alleati di Macron) spese che in realtà riguardavano non il partito ma la campagna elettorale presidenziale di Sarkozy.

Come con la sentenza di primo grado sui finanziamenti libici, anche nel processo Bygmalion l’ex presidente si era difeso scaricando sui suoi collaboratori le responsabilità, sottolineando di non esser mai stato a conoscenza delle loro iniziative.

L’ex presidente deve quindi scontare la condanna, ormai definitiva, a un anno di carcere, di cui 6 mesi senza condizionale.

Quella per il caso Bygmalion è la seconda condanna definitiva dell’ex leader gollista: segue infatti quella del dicembre 2024 per la vicenda Bismuth, per cui Sarkozy era stato condannato a 3 anni di reclusione, di cui 2 con la condizionale, per corruzione e traffico di influenze, e aveva portato il braccialetto elettronico alla caviglia.