X

Sangiuliano: chi possono essere i successori del ministro, caos nel governo Meloni per il caso Boccia

COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE

COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE

Gennaro Sangiuliano ha chiesto scusa alla moglie, alla Presidente Giorgia Meloni e ai suoi collaboratori in un’intervista esclusiva al TG1 per il caso dell’estate: quello che lo ha visto coinvolto con Maria Rosaria Boccia, imprenditrice che aveva annunciato la sua nomina a Consigliere per i Grandi Eventi del ministero della Cultura scatenando il caso dell’estate. Sangiuliano ha mostrato alle telecamere i documenti che proverebbero di aver pagato lui i viaggi di Boccia al suo seguito, “nessun euro della pubblica amministrazione è stato speso”. Ha ammesso una relazione sentimentale con Boccia ma nonostante la premier Meloni, come ha detto, abbia respinto le sue dimissioni nei corridoi del potere e sui media è già scattato il toto-nomi per il dopo Sangiuliano al ministero.

In pole position tra i più citati c’è Alessandro Giuli, classe 1975, giornalista. Da un anno e mezzo presidente della Fondazione Maxxi. Da giovane ha militato nel Fronte della Gioventù e nella destra extraparlamentare. Studi in filosofia all’Università La Sapienza di Roma, senza però terminare gli studi. Ha scritto per Il Foglio, dove è stato anche vicedirettore e condirettore. È stato direttore di Tempi, collaboratore de Linkiesta, Il Tempo, Libero, Il Corriere dell’Umbria e Med-Or, fondazione di Leonardo Spa. È stato nominato al MAXXI nel dicembre 2022. “Il sovranismo è stato uno shock anafilattico che ha prodotto, nel mondo occidentale, una salutare rottura degli schemi, l’ascesa di una certa destra e la crisi di una certa sinistra. Superato lo shock anafilattico, alcune di queste destre, alla prova del governo, stanno evolvendo in una chiave repubblicana, moderata, lontana dagli estremismi”, diceva in un’intervista a Il Corriere della Sera.

A seguire Giordano Bruno Guerri, storico, saggista e giornalista studioso del Novecento italiano, in particolare del ventennio fascista e dei rapporti tra Stato e Chiesa. Altro nome citato è quello di Giampaolo Rossi, direttore generale corporate della Rai e responsabile ad interim della Direzione Diritti Sportivi. Già presidente di RAINET, fondatore di Greater Fool Media Sri, collaboratore de Il Tempo e Il Giornale. È stato consigliere d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteche di Roma, eletto alla Camera dei Deputati componente del Consiglio di Amministrazione della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A., Direttore del Master in Media Entertainment presso la Link Campus University e Presidente del Consiglio Direttivo di Polis.

Altre indiscrezioni invece portano a Pietrangelo Buttafuoco. Scrittore, giornalista e volto noto per essere stato anche conduttore televisivo. Laurea in filosofia, collaboratore di testate come L’Italia Settimanale, Il Giornale, Il Foglio e Panorama. Già presidente del Teatro Stabile di Catania (dal 2007 al 2010, quando prese il posto di Pippo Baudo), del Teatro Stabile d’Abruzzo, dal 2023 è Presidente della Biennale di Venezia. “Al momento il Presidente del Consiglio mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità – ha detto Sangiuliano al TG1 – Mi ha detto: sii sempre sincero e dì sempre la verità”.

La premier vuole evitare una crisi, un rimpasto, dell’esecutivo considerando la possibile nomina del ministro Raffaele Fitto a commissario europeo e gli sviluppi dell’inchiesta sulla ministra Daniela Santanché. Il G7 dei ministri della Cultura si terrà il prossimo 19 settembre, un nuovo ministro dovrebbe da subito affrontare l’evento con pochissimo tempo a disposizione.