Questo fine settimana un’Italia divisa in due. E no, non per l’autonomia differenziata. Al Sud caldo rovente e afa, al Nord nubifragi e temperature più fresche. Anche se non per molto. Lo scenario meteorologico pronostica caldo e temperature alte in tutta Italia nei prossimi giorni. E i consigli restano gli stessi: non esporsi alle alte temperature nelle ore più calde, non frequentare zona particolarmente trafficate, bagnarsi con acqua fresca, assicurare ricambi d’aria con ventilazione naturale e un uso corretto del condizionatore.
Oggi temperature anche oltre i 40 gradi al Meridione ma non solo. Sono undici le città con il bollino rosso del ministero della Salute per il caldo, oggi e domani. Si tratta di Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. L’afa continuerà fino a lunedì con temperature oltre i 40 gradi per effetto dell’anticiclone africano.
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Al Nord temperature in diminuzione ma soltanto fino a domenica, quando torneranno a salire anche fino a 35 gradi. “L’area di bassa pressione proveniente dall’Atlantico – ha spiegato all’ANSA il meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, Francesco Pasi – domani attraverserà le Alpi e si porterà sul Nord Italia: in Pianura Padana, ad esempio, farà più fresco sia per la presenza di nuvole che per i temporali”.
Nubifragio a Milano
A Milano ieri sera, poco dopo le 20:00, si è abbattuto una bomba d’acqua e grandine con chicchi grandi come palle da baseball. A Lodi gli specialisti del soccorso acquatico sono intervenuti sul fiume Adda dopo aver ricevuto la segnalazione di una persona trascinata dalla corrente. Era il cadavere di un giovane. È il cosiddetto “meteo estremizzato”, conseguenza del cambiamento climatico.
Il “meteo estremizzato” del 21esimo secolo
Come ha spiegato a RaiNews.it il responsabile del sito iLMeteo.it, Andrea Garbinato, quest’alternanza tra caldo nordafricano e temporali è il nuovo clima estivo del 21esimo secolo. “Il ‘respiro’ nordafricano dapprima spinge l’alta pressione verso il cuore dell’Europa centrale e poi la fa sgonfiare verso il nostro centrosud. In questo modo il Nord Italia resta scoperto favorendo il passaggio di aria instabile atlantica. Questo flusso, trovando aria calda e soprattutto molto umida preesistente, scatena temporali specie sulle Alpi e in locale sconfinamento verso la pianura padana”.