X

Madre e figlia morte intossicate, cinque tra medici e infermieri indagati a Campobasso: sospetti sulla cena prima di Natale

Madre e figlia morte intossicate, cinque tra medici e infermieri indagati a Campobasso: sospetti sulla cena prima di Natale

Cinque indagati in un fascicolo che comprende varie ipotesi di reato, compreso l’omicidio plurimo colposo. Si è mossa rapidamente la Procura della Repubblica di Campobasso nelle indagini sulla morte della 15enne Sara Di Vita e della madre Antonella Di Ielsi, decedute tra sabato e domenica all’ospedale Cardarelli del capoluogo molisano a causa di una forte intossicazione alimentare.

Gli indagati sono medici e personale sanitario dell’ospedale, dove la famiglia si era recata più volte nei giorni precedenti al decesso lamentando forti dolori. Anche il marito e padre delle vittime, Gianni Di Vita, commercialista e già sindaco del piccolo Comune di Pietrecatella, è stato a sua volta ricoverato nella medicina d’urgenza dell’ospedale: anche lui, come la moglie e la figlia, si era sentito male nei giorni intorno a Natale. L’uomo è stato poi trasferito domenica all’Istituto Spallanzani di Roma: è sotto stretto monitoraggio, ma le sue condizioni sono stabili.

Sara Di Vita e la madre Antonella Di Ielsi per due volte si erano recate in pronto soccorso, per due volte erano state rimandate a casa: la diagnosi, secondo le prime indagini, era stata quella di una semplice gastroenterite. Sabato 27 dicembre, nel pomeriggio, il terzo ritorno al Cardarelli: questa volta fatale per entrambe.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Campobasso sono su due fronti: da una parte quella relativa agli eventi avvenuti all’ospedale Cardarelli del capoluogo, e dunque la ricostruzione di quanto accaduto nei primi accessi al pronto soccorso di madre e figlia nei giorni precedenti al decesso, col sequestro delle cartelle cliniche e dei referti ospedalieri.

Dall’altra l’indagine “domestica”, che ha portato domenica gli agenti della Squadra Mobile ad effettuare un ampio sequestro di alimenti nell’abitazione della famiglia a Pietracatella: la polizia ha posto sotto sequestro conserve, barattoli, anche gli scarti alimentari recuperati anche dai rifiuti, tra cui gusci di vongole consumati la sera del 23 dicembre. Secondo quanto si apprende la famiglia aveva mangiato anche funghi, anche questi “sotto osservazione”.