C’è chi non vede l’ora di mollare l’editoria e forse l’Italia stessa, leggasi John Elkann e le trattative per cedere Gedi, ovvero Repubblica e La Stampa, e chi invece smania per avere un giornale.
È il caso di un altro erede di un grande patrimonio: Leonardo Maria Del Vecchio, erede del gigante EssilorLuxottica. Dopo aver tentato di inserirsi proprio nelle trattative per Gedi, arrivando ad offrire 140 milioni di euro per quotidiani e radio, ma finendo per essere “rimbalzato” dalla trattativa esclusiva in corso tra Elkann e l’armatore greco Theo Kyriakou, Del Vecchio jr cambia decisamente sponda politica.
Da Repubblica, giornale-partito per eccellenza del centrosinistra italiano, Del Vecchio ha affondato il colpo su Il Giornale. Tramite la sua società Lmdv Capital il giovane imprenditore ha acquistato il 30 per cento delle quote del quotidiano fondato da Indro Montanelli nel 1974.
“L’ingresso avviene in qualità di investitore di lungo periodo, al fianco dell’azionista di riferimento, con l’obiettivo di rafforzare il progetto industriale del quotidiano e sostenerne l’evoluzione digitale, preservandone al contempo identità, autonomia e linea editoriale”, si legge in una nota della società di Del Vecchio.
L’azionista di riferimento in questo è caso è Antonio Angelucci, senatore della Lega che detiene il non entusiasmante record di assenteismo nell’Aula e già editore dei quotidiani Libero e Il Tempo. La quota acquisita da Del Vecchio è sostanzialmente quella rimasta nelle mani di Paolo Berlusconi, il fratello del Cavaliere che nel 2023 cedette il controllo del giornale al gruppo Tosinvest di Angelucci: Berlusconi rimarrebbe tra gli azionisti del quotidiano con un simbolico 5%.
Quale l’obiettivo dell’erede Luxottica? Per il momento le indicazioni dell’imprenditore restano piuttosto vaghe, si parla di “volontà di investire nel lungo periodo sull’informazione italiana” e si chiudono le porte all’abuso di algoritmi: “Non possiamo accettare che il futuro dell’informazione venga deciso esclusivamente dagli algoritmi o da piattaforme che non investono nel lavoro giornalistico”, si legge in una nota diffusa da Lmdv Capital.
Ma per Del Vecchio jr Il Giornale è solo il primo tassello, la prima mossa per puntare con decisione nel settore dei media: secondo indiscrezioni sarebbe infatti in trattative per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza del gruppo Monrif, dall’8 maggio scorso non più quotato in Borsa dopo il delisting deciso dallo stesso editore Andrea Riffeser. L’obiettivo sarebbe dunque quello di ottenere il controllo di Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione.