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È morto Sergio Flamigni: partigiano ed ex senatore del Partito Comunista Italiano, indagò sulla loggia P2 e sul delitto Moro

FOTO DA IMAGOECONOMICA (Doloiso Lorenzo)

FOTO DA IMAGOECONOMICA (Doloiso Lorenzo)

È stato partigiano, ha indagato sulla loggia P2 e sul Caso Moro e su altre trame oscure della storia della Repubblica Italiana. A 100 anni compiuti è morto Sergio Flamigni, a dare la notizia l’Archivio che porta il suo nome. “Una vita al servizio della democrazia, della Costituzione, delle istituzioni, della memoria storica, della ricerca di verità, fedele agli ideali di gioventù”, si legge. È morto all’ospedale di Bracciano dopo un ricovero.

Era nato a Forlì nel 1925. Entrò giovanissimo nei gruppi antifascisti della sua città e nel Partito Comunista già clandestino. Partecipò alla Resistenza. Entrò in Parlamento nel 1968, alla Camera dei deputati, rimanendoci per tre legislature, prima di passare al Senato dal 1979 al 1987, sempre nelle fila del Pci. Lavorò nelle Commissioni Antimafia e in quelle d’inchiesta sul caso Moro e sulla loggia massonica P2, sciolta dal Parlamento nel 1982 con una legge approvata durante i lavori della commissione.

Al rapimento, al sequestro e all’assassinio del presidente della Democrazia Cristiana aveva dedicato gran parte della sua ricerca e produzione. Lo aveva studiato tramite atti, documenti, testimonianze e carte giudiziarie. Tra le sue opere alcuni titoli come La tela del ragno, Trame atlantiche e Convergenze parallele. Aveva fondato nel 2005 l’Archivio Flamigni, un centro di documentazione che raccoglie un’enorme quantità di materiale su terrorismo, stragi, mafia, P2 e storia politica del Novecento, molto frequentato da ricercatori, magistrati e studenti.

“Se c’è una parola che ha contraddistinto la vita di Sergio Flamigni questa è forse verità: partigiano, parlamentare, è stato – soprattutto – un instancabile studioso del caso Moro”, il commento della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. “Con l’Archivio Flamigni, che costituisce un patrimonio unico di materiali e testimonianze, ha voluto poi mettere a disposizione di tutte e tutti ciò che aveva raccolto in materia di terrorismo, stragi, mafia, P2. È stato tra i più attenti e tenaci ricercatori delle zone d’ombra della vicenda Moro, delle responsabilità e dei depistaggi e ha dedicato tutta la vita alla difesa della democrazia, della Costituzione, della memoria storica. Gli siamo grati di tutto e gliene saremo sempre”.

“Sergio Flamigni ci ha lasciato – ha scritto su Facebook Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo – Una persona straordinaria che ha dedicato la sua vita al rafforzamento della democrazia e alla ricerca della verità sui tanti lati oscuri della nostra storia. La sua passione lo ha portato a costruire un prezioso e unico archivio utilissimo per tramettere nel tempo futuro la conoscenza e costruire memoria. Orgoglioso che oggi, grazie a scelte lungimiranti, sia la Regione Lazio in uno straordinario luogo a Roma a conservare e valorizzare questa sua incredibile eredità”.