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Tra Thailandia e Cambogia riesplode la guerra, nuovi scontri e bombardamenti al confine: la “pace” di Trump è già saltata

Tra Thailandia e Cambogia riesplode la guerra, nuovi scontri e bombardamenti al confine: la “pace” di Trump è già saltata

Uno dei tanti sbandierati “accordi di pace” rivendicati da Donald Trump, che solo pochi giorni fa gli sono valsi il contentino del “Premio per la pace” della FIFA, una sorta di compensazione-omaggio del massimo organismo globale del calcio dopo che il presidente Usa non ha ottenuto il ben più importante Premio Nobel assegnato dal Comitato di Oslo, è fallito.

Dopo settimane di tensione al confine, la Thailandia lunedì 8 dicembre (la tarda sera di domenica in Italia, ndr) ha compiuto una serie di attacchi aerei contro la vicina Cambogia. Nel mirino sono finite alcune infrastrutture militari: si è trattato di una reazione all’uccisione di un soldato thailandese e del ferimento di altri otto nei giorni scorsi, offensiva di cui la Cambogia ha negato la “paternità”.

La portavoce del ministero della Difesa cambogiano ha dichiarato che le forze thailandesi hanno lanciato un attacco contro le truppe cambogiane nelle province di confine di Preah Vihear e Oddar Meanchey nelle prime ore di stamattina, accusando la Thailandia di “aver sparato numerosi colpi con i carri armati contro il tempio di Tamone Thom” e altre aree vicino al tempio di Preah Vihear.

Crolla così la fragile tregua raggiunta nel luglio scorso, quando i due Paesi avevano concordato un cessate il fuoco dopo giorni di scontri e bombardamenti in cui almeno 30 persone erano state uccise. Già un mese fa in realtà il governo di Bangkok aveva annunciato la sospensione degli accordi di pace, sia quelli di luglio che quelli firmati sotto la supervisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a ottobre. Accordi sospesi dopo che una presunta esplosione di una mina aveva ferito diversi soldati.

Quella tra Cambogia e Thailandia, che condividono un confine lungo oltre 800 chilometri, è una disputa territoriale storica basata sul disaccordo sui confini tracciati per la prima volta nel 1907 dalla Francia, che occupò come potenza coloniale la Cambogia fino al 1953. Una situazione peggiorata negli anni recenti per il crescente nazionalismo nei due Paesi.