Sono almeno sette le persone rimaste uccise e 20 quelle ferite nell’attacco notturno dell’esercito russo a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko, aggiungendo che il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. Il ministero dell’Energia ucraino ha descritto l’attacco notturno della Russia come “un massiccio attacco combinato” alle infrastrutture energetiche, colpendo gli impianti energetici di Kiev e delle oblast’ di Kiev, Odessa, Chernihiv, Dnipropetrovsk e Kharkiv.
“Il principale attacco russo avvenuto durante la notte ha colpito la capitale e la regione, causando ingenti danni a edifici residenziali e infrastrutture civili in tutta la città. Al momento, tredici persone risultano ferite e, purtroppo, sei uccise’ (bilancio salito a sette, ndr)” Lo ha scritto su ‘X’ il presidente ucraino Volodymyr Zelensky segnalando “distruzione anche nella regione di Odessa: i porti, le scorte alimentari e le infrastrutture sono stati colpiti, senza alcuno scopo militare. Hanno colpito anche le regioni di Dnipro, Kharkiv, Cernihiv e Cerkasy. Gli obiettivi principali erano il settore energetico e tutto ciò che mantiene la vita normale’’. Il presidente ucraino ha segnalato che nella notte “in totale, i russi hanno lanciato 22 missili di vario tipo, inclusi quelli aerobalistici, e più di 460 droni, la maggior parte dei quali “shahed” russo-iraniani’’. Zelensky ha anche confermato che “quattro droni hanno attraversato lo spazio aereo dei nostri vicini, Moldavia e Romania’’ ed “è proprio per questo che tutti i partner devono ricordare che ogni singolo giorno è necessario salvare vite umane. Armi e sistemi di difesa aerea sono importanti, così come la pressione delle sanzioni sull’aggressore. Non ci possono essere pause nell’assistenza”. Zelensky ha concluso affermando che “ciò che conta di più ora è che tutti i partner avanzino insieme verso la diplomazia, attraverso sforzi congiunti. La pressione sulla Russia deve dare risultati. Grazie a tutti coloro che sostengono l’Ucraina’’.
Le forze ucraine hanno lanciato l’altra notte droni e missili da crociera Neptun contro un impianto di riparazione velivoli e un impianto di produzione di droni nella città di Taganrog, nella regione russa di Rostov. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, citato dai media locali. Secondo quanto riferito dalle autorità russe, l’attacco ha causato la morte di almeno tre persone e il ferimento di altre otto. “Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stati abbattuti tre missili balistici diretti verso la capitale. Il sistema Patriot ha funzionato impeccabilmente contro l’Iskander-M. È stato intercettato anche un missile Kinzhal”: è il briefing del direttore delle comunicazioni del Comando dell’Aeronautica Militare ucraina Yuriy Ignat sulla pesante notte di attacchi russi, come riporta Rbc Ukraina. Tutto questo mentre il piano a 28 punti su cui lavoravano Usa e Russia (il piano “mercantile” Dmitriev-Witkoff) è stato “asciugato” dai negoziatori riuniti a Ginevra ed ora è formato da 19 articoli. Stando a quanto affermano gli ucraini, il documento è radicalmente diverso e ora l’amministrazione Trump contatterà Mosca per cercare di far avanzare i colloqui. Dal piano originario è scomparso l’elemento di maggiore attrito con l’Ucraina: la consegna alla Russia dei territori occupati dalle truppe di Putin. Scomparsi anche il tetto di 600 mila soldati per l’esercito ucraino, l’uso “limitato” dei beni russi congelati e il rapporto con la Nato. Per Zelensky, il nodo principale restano i territori: consegnarli al nemico «violerebbe il principio di integrità territoriale e sovranità».
Un funzionario statunitense ha dichiarato ad Abc News che una delegazione ucraina ha concordato con gli Stati Uniti i termini di un possibile accordo di pace. Secondo la Cnn, l’Ucraina ha accettato un accordo per porre fine alla guerra con la Russia, con solo «piccoli dettagli» in sospeso, scrive la tv Usa sul sito citando un «un funzionario statunitense, anche se il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che c’è ancora molto lavoro da fare». Il funzionario ha dichiarato: «Gli ucraini hanno accettato l’accordo di pace. Ci sono alcuni dettagli minori da sistemare, ma hanno accettato un accordo di pace». La dichiarazione degli Stati Uniti sembra andare oltre la posizione pubblica dei funzionari ucraini, che hanno anche una delegazione presente ad Abu Dhabi e che sono stati in contatto con il segretario dell’esercito Dan Driscoll. In un post su X, il segretario alla sicurezza nazionale dell’Ucraina, Rustem Umerov, ha scritto che le delegazioni avevano «raggiunto un’intesa comune sui termini fondamentali dell’accordo discusso a Ginevra». «Contiamo ora sul sostegno dei nostri partner europei nei nostri prossimi passi», ha scritto Umerov.
I colloqui del segretario dell’esercito Usa con la Russia sull’Ucraina «stanno andando bene»: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo che ci sono alcuni dettagli delicati, ma non insormontabili, che devono essere risolti e richiederanno ulteriori colloqui tra Ucraina, Russia e Stati Uniti. La Russia potrebbe respingere una versione modificata del piano di pace statunitense per porre fine alla guerra in Ucraina, se questo non soddisferà le richieste di lunga data di Mosca. È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov secondo cui se il piano dovesse cancellare le intese chiave che – secondo Putin – erano state raggiunte con il presidente statunitense Donald Trump durante il vertice di agosto ad Anchorage, in Alaska, «la situazione sarebbe completamente diversa». La prima versione del piano, che Lavrov ha detto essere stata «accolta positivamente» da Mosca, richiedeva all’Ucraina di rinunciare a territori che non ha ancora perso in combattimento, oltre a imporre altre restrizioni a Kiev. L’ultima bozza è invece meno favorevole per Mosca e lascia le questioni più delicate da decidere direttamente da Trump e Zelensky. Negoziati sotto le bombe. È il 1.370° giorno di guerra in Ucraina.