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Campania, tutti i consiglieri eletti: i recordman Zinno e Zannini, il ritorno di Sangiuliano, il flop di Boccia e l’esordio di Mastella jr

Giovanni Zannini, Gennaro Sangiuliano e Giorgio Zinno

Giovanni Zannini, Gennaro Sangiuliano e Giorgio Zinno

Un nuovo Consiglio regionale composto da 32 esponenti del centrosinistra e 17 dell’opposizione di centrodestra. Questa la composizione e il nuovo volto del Consiglio della Regione Campania, che resta a sinistra con l’elezione a presidente di Roberto Fico.

L’ex presidente della Camera, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, ha vinto col 60,63% alla guida del “campo largo” contro Edmondo Cirielli, il viceministro degli Esteri scelto dalla coalizione di governo per tentare di strappare la Regione al centrosinistra, fermandosi però molto lontano dal traguardo col 35,72 per cento dei voti. Cirielli che, salvo rinunce, dovrebbe sedersi in Consiglio regionale come candidato presidente sconfitto lasciando l’incarico a Roma.

Gli eletti nel campo di Fico

A fare la parte del leone nella coalizione di centrosinistra è il Partito Democratico, che porta in Consiglio ben 10 eletti. Tra questi c’è il recordman di preferenze regionale, il sindaco Dem di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, autentico mattatore della tornata elettorale con 39.457 preferenze.

Segue tra i Dem Salvatore Madonna (38.890), quindi restando nella circoscrizione Massimiliano Manfredi, consigliere regionale uscente e fratello del sindaco di Napoli Gaetano (30.595 voti), Loredana Raia (29.334), Bruna Fiola (28.410), Francesca Amirante (21.929). Nelle altre circoscrizioni il Pd ottiene due seggi a Salerno con Corrado Matera (19.621) e Franco Picarone (13174), a Caserta Marco Villano (12.509) e Avellino Maurizio Petracca (25.507).

Cinque gli eletti del Movimento 5 Stelle, col più votato che è l’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese con 12.773 voti. Altri tre eletti arrivano sempre dalla circoscrizione del capoluogo con Salvatore Flocco (6.263 voti), Gennaro Saiello (6.086) , Elena Vignati (4.774), mentre da Caserta si aggiunge Raffaele Aveta (6.445).

Buon risultato anche per ‘A Testa Alta’, la lista legata al presidente uscente Vincenzo De Luca, che porta in Regione quattro fedelissimi. A Napoli boom di preferenze (20.862) per Giovanni Porcelli, consigliere regionale uscente e capogruppo in Consiglio regionale. Seguono l’uscente l’assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini (17.763). Da Salerno il fedelissimo di De Luca, Luca Cascone, viene eletto forte di 20.877 preferenze, mentre da Caserta si riconferma forte di 17.138 voti Gennaro Oliviero, attuale presidente del Consiglio regionale.

Importante il risultato della lista Avanti Campania Psi, che riporta in Regione il consigliere uscente Giovanni Mensorio (22.107), Andrea Volpe (17.305) e Giovanni Iovino (9.791). Tre seggi anche per Casa Riformista, con l’importante risultato del sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto (19.230), le 10.374 preferenze nel casertano di Pietro Smarrazzo e le oltre 19mila di Vincenzo Alaia ad Avellino. Due invece i seggi per Alleanza Verdi-Sinistra, con Carlo Ceparano (9.693) e Rosario Andreozzi (7.409).

Pellegrino Mastella, figlio di Clemente, viene eletto a Benevento con 13.841 voti. Il partito Noi di Centro vede eletto anche un altro candidato, Giuseppe Barra (6255).

Gli eletti nel campo di Cirielli

All’opposizione vanno 17 seggi in Consiglio. Mister preferenze a destra è Giovanni Zannini, consigliere regionale uscente di Mondragone (Caserta) ed ex fedelissimo di De Luca passato a ridosso del voto in Forza Italia: ha ottenuto ben 31.932 preferenze. Gli altri cinque seggi degli Azzurri vanno a al sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, (16.515 voti), Susy Panico (12.911), Roberto Celano (8.650) eletto a Salerno, Fernando Errico (10.704) eletto a Benevento, Livio Petitto (9.083) eletto ad Avellino.

Con Fratelli d’Italia entra in Consiglio l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che era capolista per FdI e ha raccolto 9.902 voti, ma dietro a Ira Fele, moglie del deputato e coordinatore provinciale del partito Michele Schiano (14.788 voti). Nel partito della premier passano a Napoli Raffaele Maria Pisacane (9.731 voti), a Salerno Peppe Fabricatore (13.836) e a Caserta l’ex deluchiano Vincenzo Santangelo (11.313).

Tre gli eletti di Lega-Cirielli Presidente entra in Consiglio la ex deputata Michela Rostan (11.041 voti), l’uscente casertano Massimo Grimaldi (9.250) e Mimmo Minella a Salerno (5.941). Con la lista Cirielli eletti Francesco Iovino (8.192) e Sebastiano Odierna (3.183).

I “trombati” e gli esclusi eccellenti

Tra i nomi eccellenti o chiacchierati, non entra in Consiglio regionale Maria Rosaria Boccia, protagonista dell’affaire Sangiuliano che portò il ministro alle dimissioni: candidata nella lista che appoggiava Stefano Bandecchi, ha raccolto circa 100 voti tra Napoli e Caserta.

Resta fuori poi Pasquale Di Fenza, consigliere regionale uscente di Azione e supportato nella sua corsa alla Regione con Forza Italia dalla influencer Rita De Crescenzo: non è andato oltre le 1200 preferenze. In Forza Italia non rientrano in Regione il consigliere uscente Franco Cascone e Gianfranco Librandi, vice coordinatore del partito in Campania. Sotto i mille voti Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista “Giogiò” Cutolo, il giovane ucciso a Napoli il 31 agosto 2023 a colpi di pistola durante una lite per futili motivi: era candidata con la Lega. Ancora a destra esclusi eccellenti Severino Nappi, capogruppo della Lega uscente, primo dei non eletti nel Carroccio, così come l’ex consigliere regionale di Pianura (Napoli) Marco Nonno, anche lui primo della lista di chi è rimasto fuori, a poco più di 100 voti di distacco dal podio.

A sinistra l’ex candidata governatrice con i 5 Stelle Valeria Ciarambino, nel 2020 sfidante di De Luca e a questo giro nelle liste dei Socialisti, non entra dopo 10 anni in Regione. Male Giuseppe Sommesse, “figlio d’arte” e consigliere uscente con Azione ma candidato tra i Socialisti, che finisce dietro Mensorio e Fardello a Napoli. In Alleanza Verdi-Sinistra restano fuori Souzan Fatayer (5.094 voti) rappresentante della comunità palestinese a Napoli, così come il consigliere comunale ed ex assessore a Napoli Sergio D’Angelo (4mila voti). Delusione in Casa Riformista per Armando Cesaro, ex forzista e figlio dell’ex presidente della Provincia di Napoli Luigi, nonostante le quasi 15mila preferenze. Nella lista deluchiana ‘A Testa  Alta’ non ce la fa Rossella Casillo, figlia di Tommaso, prima dei non eletti a Napoli con 16.018 preferenze, così come i tre consiglieri regionali uscenti Carmine Mocerino, Diego Venanzoni e Vittoria Lettieri.