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La contro-bozza Ue per la pace in Ucraina, gli “emendamenti” al piano Trump: i punti chiave per evitare la resa di Kiev

La contro-bozza Ue per la pace in Ucraina, gli “emendamenti” al piano Trump: i punti chiave per evitare la resa di Kiev

Un contro-piano, una nuova bozza per la pace in Ucraina che tenga maggior conto delle richieste di Kiev e che non sia una “resa” del Paese di fronte alla Russia.

È quella emersa dai colloqui tenuti domenica in Svizzera, a Ginevra, che apre un nuovo round negoziale a seguiti del controverso piano in 28 punti messo a punto dagli Stati Uniti (tramite Steve Witkoff, il capo dei negoziatori di Trump) e dall’inviato di Mosca Kirill Dmitriev, fortemente contestato dall’Unione Europea e dalla stessa Ucraina.

La controproposta europea è composta da 24 “emendamenti” al piano Trump, che corregge la linea statunitense su temi chiave come i territori, la sovranità ucraina, le garanzie di sicurezza e le limitazioni all’esercito di Kiev.

Il punto chiave sul tavolo, portato dalla delegazione ucraina guidata da Andriy Yermak, fedelissimo del presidente Volodymyr Zelensky che però in patria è sempre più sulla graticola dopo lo scandalo corruzione che ha sconvolto il governo, è la sovranità territoriale ucraina. Agli interlocutori statunitensi presenti a Ginevra è stato ribadito che Kiev respinge ogni riconoscimento giuridico dei territori occupati dalle forze militari russe.

Concretamente sia Kiev che l’Unione Europea sono perfettamente a conoscenza che l’esercito ucraino non potrà rientrare in possesso dei territori occupati, ma che si è disposti a trattare “partendo dalla linea del fronte attuale”: netto dunque il rifiuto di un riconoscimento “de facto” delle intere regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia chiesto da Putin.

C’è poi la questione delle garanzie di sicurezza e della forza militare ucraina. Nella contro-proposta europea si chiede l’attivazione di un meccanismo simile all’articolo 5 del trattato Nato, ovvero l’intervento militare dell’Alleanza Atlantica in caso di nuovi attacchi russi nel Paese. Nella nuova bozza si chiede però di eliminare i margini di discrezionalità contenuti nel piano Trump, in cui spetterebbe proprio al leader Usa valutare la gravità della minaccia e scegliere le eventuali contromisure. Quanto all’esercito, la bozza europea alza il limite del numero dei soldati da 600mila a 800mila ma con una postilla: “In tempo di pace”.

Infine il futuro schieramento internazionale di Kiev. Escluso l’ingresso nella Nato, che trova contrari anche alcuni membri dell’Alleanza Atlantica, è previsto sia dalla bozza Trump che da quella Ue l’ingresso nell’Unione Europea: un punto su cui la Russia potrebbe non sollevare obiezioni.