Il dramma

Qual è l’eredità che ci lasciano i nostri padri: “Il tagliapietre” di Cormac McCarthy, un ultimo capolavoro teatrale

Pièce teatrale in cinque atti, un ritorno in differita del gigante della letteratura mondiale che si interroga sul senso del lavoro nella vita, sulla precarietà degli equilibri familiari, sull’eredità dei nostri antenati

Cultura - di Antonio Lamorte

10 Marzo 2025 alle 21:31

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GRAFICA DA LAPRESSE + EINAUDI
GRAFICA DA LAPRESSE + EINAUDI

Quello che i morti lasciano ai vivi è una mancanza, la perdita, un sentiero tracciato ma non ancora battuto, una serie di domande, un pugno di certezze, dubbi, uno stile, una condanna, un segreto, una forma di fede come una benedizione sulla fiducia. A quasi due anni dalla morte torna un nuovo, inedito in italiano, Cormac McCarthy, un ritorno in differita del gigante della letteratura mondiale che si interroga sul senso del lavoro per la vita, sulla precarietà degli equilibri familiari, sul gioco di ruolo che sono le relazioni umane, sull’eredità dei nostri antenati.

Gli ultimi messaggi dello scrittore statunitense erano stati Il passeggero e Stella Maris, una diade sulla storia dei fratelli Bobby e Alicia Western, figli di uno scienziato del progetto Manhattan, usciti tra 2022 e 2023, a 17 anni dal capolavoro La Strada che ha vinto il Premio Pulitzer e ispirato valanghe di storie ambientate in un futuro post-apocalittico. Gli ultimi protagonisti, gli ultimi romanzi prima della morte di McCarthy, il 13 giugno 2023, erano figli della bomba atomica. Il tagliapietre – in lingua originale The Stonemason, tradotto da Maurizia Balmelli per Einaudi – esce a 31 anni dalla sua pubblicazione negli Stati Uniti. Una pièce teatrale in cinque atti partorita in piena Trilogia della frontiera.

È ambientato a Louisville, in Kentucky, nel 1971. Quattro generazioni di una famiglia afroamericana: i Telfair. Ben è il protagonista, che ha mollato gli studi in psicologia per seguire l’ascendente del nonno Papaw, tagliapietre da sempre come i suoi antenati, a differenza del figlio Big Ben. Mama si occupa di tutta la famiglia. Carlotta è la sorella di Ben alle prese con la sua vita sentimentale devastata e il figlio Soldier sedotto dalla strada. Maven è la moglie, studia per diventare avvocato. Ben sente la responsabilità e la colpa e la necessità di tenere tutto insieme. E di salvare tutto: un mestiere, una famiglia.

“Il mestiere era tutto ciò che avevano, i vecchi tagliapietre. Ne comprendevano sia l’utilità sia la natura segreta. Non sapevamo né leggere né scrivere. Ma il mestiere non era nei libri. Ce lo tenevamo stretto al cuore. Ce lo tenevamo stretto al cuore ed era come un potere e sapevamo che non ci avrebbe tradito. Sapevamo che se ce l’avevamo era una cosa che non potevamo portarci via e che ci avrebbe sostenuto e mai tradito. Non ci avrebbe mai tradito”.

Già in Sunset Limited, “romanzo in forma drammatica”, il dialogo teatrale tra un uomo che ne aveva salvato un altro sui binari del treno su cui stava per lanciarsi si attorcigliava sul senso e il ruolo della fede. Non necessariamente cattolica. “Questi sono gli scrittori che lottano corpo a corpo con gli dèi”, aveva scritto il The Washington Post Book World. “Quest’anonimia in cui svaniamo avrà quindi il nostro sapore? Il mondo era prima dell’uomo e di nuovo sarà quando l’uomo scomparirà. Ma non era questo mondo né lo sarà, perché l’uomo vive in questo mondo soltanto”. Il tagliapietre è un tardivo, totale, duro e puro McCarthy.

10 Marzo 2025

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