Aveva 94 anni
È morto Furio Colombo: addio al giornalista, corrispondente, ex direttore dell’Unità e parlamentare PD
Corrispondente, editorialista, autore per la televisione, documentarista, romanziere, dirigente Olivetti e rappresentante Fiat. Sua l'ultima intervista a Pier Paolo Pasolini, pubblicata pochi giorni dopo l'omicidio dell'intellettuale con il titolo "Siamo tutti in pericolo"
Cultura - di Redazione Web

Addio a un giornalista d’altri tempi, noto per le sue corrispondenze, la direzione dell’Unità, i suoi editoriali, la sua esperienza politica. Furio Colombo è morto a 94 anni. Ha scritto per quotidiani e riviste italiani e internazionali. La Stampa, Repubblica, New York Times, Panorama, L’Espresso, L’Europeo. Ha lavorato per anni alla Rai. È stato direttore de L’Unità tra il 2001 e il 2005. Ha contribuito alla nascita del quotidiano Il Fatto Quotidiano prima di passare nel 2022 a Repubblica in qualità di editorialista. I funerali si svolgeranno al Cimitero Acattolico di Roma domani mercoledì 15 gennaio alle ore 15:00.
Era nato a Châtillon, in Valle d’Aosta, il primo gennaio 1931. È stato dirigente aziendale dell’Olivetti in Italia e negli USA. Cominciò a collaborare con autori e intellettuali come Umberto Eco e Gianni Vattimo in alcuni programmi culturali della Rai. Ha partecipato a diverse avanguardie letterarie degli anni Sessanta, come quelle del Gruppo ’63. Ha pubblicato negli anni ’80 tre romanzi editi da Mondadori sotto lo pseudonimo Marc Saudade: Bersagli mobili, L’ambasciatore di Panama ed El Centro. Ha avuto una lunga carriera accademica, ha insegnato al DAMS di Bologna, all’Università di Bologna, alla Columbia University di New York e all’università di Berkeley, in California.
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Ha diretto l’Istituto Italiano di cultura di New York tra il 1991 e il 1994, è stato corrispondente del quotidiano torinese La Stampa, ha rappresentato la FIAT negli USA fino a diventare il presidente della branca americana dell’azienda nel 1989. È stato molto critico verso Silvio Berlusconi, molto interessato agli intrecci tra comunicazione e politica. Fu lui a lanciare l’iniziativa per portare alla legge che ha istituito il Giorno della Memoria che ogni 27 gennaio ricorda la Shoah. Sua l’ultima intervista, per il quotidiano La Stampa, a Pier Paolo Pasolini, poche ore prima che l’intellettuale venisse assassinato. Fu pubblicata qualche giorno dopo il delitto, con il titolo Siamo tutti in pericolo, a quanto emerso proposto dallo stesso Pasolini. Motivò il suo addio a Il Fatto Quotidiano in una lettera in cui spiegava di non condividere la linea editoriale del giornale a proposito della guerra in Ucraina scoppiata a causa dell’invasione della Russia di Vladimir Putin.
“Nella mattina di oggi è deceduto all’età di 94 anni Furio Colombo, assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria”, si legge in una nota della famiglia. “Intensissima la sua attività di giornalista che lo ha visto inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L’Unita, fondatore del Fatto Quotidiano. Parlamentare per tre legislature per i DS L’Ulivo e il PD. Ha svolto un’intensa attività culturale come autore di testi letterari e cinematografici e diretto per tre anni l’Istituto di Cultura di New York, nonché titolare di cattedra alla Columbia University. Ha svolto anche incarichi aziendali prima alla Olivetti e poi come Rappresentante Fiat negli Stati Uniti”.